17 Luglio 2025
18:33
Nella tesi di Matteo Gerbaudo il “paesaggio sonoro” dello stadio del Torino e la voce dello speaker Stefano Venneri
TORINO – Non solo cori e tamburi. Uno stadio ha una voce, un ritmo e un suono tutto suo. E Matteo Gerbaudo, 22 anni, originario di Centallo (Cuneo), ha deciso di raccontarlo nella tesi di laurea in Scienze della Comunicazione. Affascinato dal corso “Audiovisione e Media”, Matteo ha voluto intrecciare la teoria studiata all’Università degli Studi di Torino al battito della sua fede calcistica e analizzare il “paesaggio sonoro” dello Stadio Olimpico Grande Torino.
Nella tesi ha studiato il suono del cuore pulsante del tifo granata, ne ha colto le sfumature e proposto un’idea di “sound design” per migliorare l’esperienza acustica dei tifosi.
Nel suo percorso alla ricerca del suono dello stadio Olimpico, il neodottore si è imbattuto nella “voce” del Torino Calcio, Stefano Venneri. Lo speaker ufficiale della squadra impatta “in maniera non indifferente” sul suono dello stadio durante una partita, ha spiegato Matteo, che si è attivato per conoscere quella voce. Il “gancio” è stato Simone Vercellese, collaboratore di Radio Gold e compagno di studi di Matteo. Da lì, è bastata una telefonata per far scattare l’intesa con Venneri. Tra i due è nato un dialogo ricco di aneddoti, emozioni e ricordi, che ha regalato alla tesi alcune preziose fotografie d’archivio ma, soprattutto, uno sguardo autentico e coinvolgente sull’esperienza sonora durante una partita del Toro.
Oggi Stefano Venneri non è voluto mancare alla proclamazione di laurea di Matteo. Questa volta, però, è stato lo speaker ad essere annunciato, come “l’ospite d’onore” e addirittura dal relatore di tesi, il docente del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino Andrea Valle. Venneri ha poi festeggiato il brillante 103 su 110 regalando a Matteo una maglia del capitano granata Duván Zapata, con autografo e dedica speciale. Matteo l’ha stretta forte come si stringe un sogno che prende vita: quello della laurea e di un ricordo indelebile, che suona forte come un gol sotto la Maratona.