Autore Redazione
mercoledì
30 Luglio 2025
05:20
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Cronaca - Acqui Terme - Alessandria

Piano socio-sanitario. L’Ospedale di Acqui passa all’Azienda Ospedaliera per una mossa strategica verso l’Irccs

Piano socio-sanitario. L’Ospedale di Acqui passa all’Azienda Ospedaliera per una mossa strategica verso l’Irccs

PIEMONTE – Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori alla Sanità, Federico Riboldi e alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone, questo mercoledì pomeriggio presenterà in conferenza stampa il nuovo piano-sociosanitario del Piemonte che ridisegna cure, ruoli e strutture. Tra le novità già emerse nei giorni scorsi: nuovi Irccs pubblici, l’istituzione di una nuova figura apicale nelle Asl e due modifiche degli attuali assetti che riguardano la provincia di Alessandria e di Novara.

Come anticipato da Lo Spiffero, il presidio “Monsignor Galliano” di Acqui Terme passerà sotto l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria, in virtù della sua vocazione termale e il collegamento strategico con la candidatura dell’ospedale alessandrino a diventare Irccs.
Speculare la manovra in provincia di Novara: Galliate, oggi parte dell’Aou Maggiore della Carità, verrà trasferita all’Asl di Novara, coerentemente con il percorso di qualificazione a Irccs della struttura ospedaliera universitaria.
A Torino, invece, il piano sancisce la nascita di una nuova azienda ospedaliera che accorperà il Regina Margherita e il Sant’Anna, quest’ultimo destinato al futuro Parco della Salute.

Un asse portante del piano-sociosanitario del Piemonte è la candidatura di una serie di realtà ospedaliere alla qualifica di Irccs pubblici, Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico, in aggiunta a quello privato di Candiolo. L’obiettivo è trattenere i migliori professionisti, azzerare la mobilità sanitaria passiva e dotare il Piemonte di una sanità “moderna e integrata”.
Oltre al riconoscimento per Alessandria, si lavora anche per la Città della Salute di Torino sul fronte dei trapianti e per il Cto, per l’azienda ospedaliera universitaria di Novara, per il San Luigi di Orbassano, l’Asl Città di Torino per la nefrologia e per il Regina Margherita.

Ma il piano non si ferma qui: in ogni Asl piemontese verrà introdotta una nuova figura apicale, il direttore sociosanitario, per rafforzare l’integrazione tra sanità e servizi sociali, in linea con quanto avviene già in Lombardia. Nasceranno inoltre due nuovi dipartimenti: il Socio-sanitario e l’Assistenziale.
Tra le misure, anche l’istituzione del “Corpo Logistico Sanitario Piemontese” per trasporto e accompagnamento pazienti, nuovi servizi digitali per la telemedicina, e la creazione di una Consulta sulla salute mentale.
Il piano ora passerà al vaglio della IV Commissione del Consiglio Regionale per l’iter di discussione che prevede audizioni con rappresentanti istituzionali, operatori sanitari e parti sociali.

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