Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria una “barriera” contro le zanzare in arrivo dalle risaie della Lomellina

ALESSANDRIA – Sono iniziati i trattamenti per creare una “barriera” protettiva che blocchi l’arrivo ad Alessandria delle zanzare migratorie dalle risaie  della Lomellina. Un fenomeno ben noto agli esperti, che ora il Comune di Alessandria ha deciso di contrastare con un’azione mirata e innovativa.

Lunedì pomeriggio i tecnici guidati dall’entomologo Asghar Talbalaghi – referente scientifico del progetto – hanno effettuato anche un sopralluogo a Valmadonna con la ditta incaricata dei trattamenti. L’area è uno dei tratti di quella che Talbalaghi definisce “la tangenziale delle zanzare migratorie”, una sorta di corridoio aereo che gli insetti percorrono ogni sera per spostarsi verso  la città.

Questa tipo di zanzara si attiva circa dieci minuti prima del tramonto e continua a pungere fino a 50 minuti dopo il calare del sole. È proprio in questa finestra temporale che i tecnici interverranno con speciali mezzi per spruzzare, fino a una altezza di 30/40 metri, un trattamento adulticida per colpire le zanzare dirette verso la città.   Il prodotto che verrà utilizzato è un “piretro naturale“, un estratto vegetale del crisantemo: “È un prodotto registrato presso il Ministero della Salute, privo di sostanze chimiche coformulanti e non lascia residui”, assicura Talbalaghi. L’approccio adottato è “mirato e selettivo”. Lungo il percorso si utilizzeranno tre litri di prodotto diluito, una quantità “estremamente contenuta sufficiente a formare una barriera protettiva senza dispersione significativa nell’ambiente“.

Gli esperti hanno individuato percorsi lontani da centri abitati, che attraversano zone rurali e strade sterrate. Nello specifico, la barriera verrà creata lungo un tratto di 27 Km tra le zone da via Sabbione (zona collinare) fino a Valmadonna, dall’Eremo di Betania verso strada della Serra, passando per le antenne e i ripetitori sulle colline a nord di Alessandria, dalla discesa da via Bricchi fino a Pietra Marazzi, con estensione fino al cimitero di Rivarone e, infine, dal confine comunale di Piovera, attraversando Lobbi e Castelceriolo, fino al ponte sul fiume Bormida.

Il trattamento sarà ripetuto fino a quindici volte nell’arco dell’estate, fino a fine agosto o inizio settembre. Dopo ogni intervento verrà effettuato un monitoraggio per valutarne l’efficacia.

La logica vorrebbe che si intervenisse nei luoghi d’origine degli sciami, ma in Lombardia non sono previsti trattamenti specifici nelle risaie – ha spiegato Talbalaghi – Per questo Alessandria, in sinergia con alcuni Comuni limitrofi, ha deciso di agire quando il problema arriva nel nostro territorio”.  I trattamenti per creare “la barriera anti-zanzara” attorno ad Alessandria si sommano alle ordinarie azioni anti-zanzara svolte da Ipla anche in ambito urbano e, secondo Talbalaghi, possono rappresentare “una risposta concreta e innovativa a un problema annoso, particolarmente sentito dalla popolazione nel periodo estivo”.

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