Lega: “In Piemonte trasporto pubblico gratuito per gli universitari e Alessandria ‘si dimentica’ di aderire al progetto”

PIEMONTE – “Alessandria ancora una volta, si distingue in negativo, questa volta sullo scacchiere regionale:  a farne le spese saranno, ancora una volta, i cittadini: nello specifico le diverse migliaia di studenti universitari iscritti all’Upo della nostra città“. La Lega torna con un duro attacco nei confronti dell’Amministrazione alessandrina, attraverso le parole di Mattia Roggero, capogruppo del partito a Palazzo Rosso. Roggero spiega come lunedì pomeriggio, nel corso del consiglio comunale dedicato all’approvazione del Dup, continua l’esponente della Lega, è emerso come il Comune di Alessandria, al contrario degli altri capoluoghi di provincia sedi di Università, “non avrebbe sottoscritto il protocollo per garantire il trasporto gratuito sui mezzi pubblici a tutti gli studenti universitari under 26“. Il sindaco Giorgio Abonante ieri ha garantito che Alessandria recupererà sicuramente, sottolineando però anche come la misura regionale riguardi solo il perimetro urbano, rimarcando la necessità di collegare le parti periferiche.

“Il sindaco Abonante in consiglio comunale – ha tuttavia rimarcato Roggero – ha apertamente parlato di dimenticanza. Attualmente non sappiamo di chi, ma certamente questo per gli studenti iscritti all’Upo di Alessandria cambia nulla. Ciò che conta è che, mentre i loro coetanei a Torino, Novara o Vercelli da settembre potranno utilizzare gratis i mezzi di trasporto pubblico, a loro sarà negato questo diritto“.
Altrettanto critico il commento di Lorenzo Iacovoni, segretario dei Giovani della Lega della provincia di Alessandria: “È semplicemente assurdo – sottolinea -, che a studentesse e studenti iscritti all’Upo di Alessandria sia negata un’agevolazione a cui avranno accesso tutti gli altri universitari piemontesi, grazie ad un accordo fortemente voluto dalla Lega. La sinistra alessandrina, sempre così solerte a lanciare proclami sui diritti delle categorie più deboli, quando si tratta di passare ai fatti concreti mostra tutta la sua superficialità. A meno che, naturalmente, non si tratti di garantire sedi gratuite e servizi pagati dalla collettività a qualche collettivo: in quel caso sono rapidissimi a predisporre le procedure necessarie, e non si dimenticano certamente di inviare pec, o sottoscrivere protocolli“.