Autore Redazione
martedì
5 Agosto 2025
05:14
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Politica - Novi Ligure

Dopo il tavolo regionale sull’ex Ilva, il Pd novese sollecita “piano industriale chiaro, concreto e coerente”

Dopo il tavolo regionale sull’ex Ilva, il Pd novese sollecita “piano industriale chiaro, concreto e coerente”

NOVI LIGURE – Il Partito Democratico di Novi Ligure, attraverso il Capogruppo Luca Patelli, è tornato a sollecitare un “piano industriale chiaro, concreto e coerente” per l’ex Ilva. Lunedì a Novi Ligure si è tenuto il tavolo regionale dedicato alla crisi dello stabilimento siderurgico, a cui hanno partecipato il Sindaco di Novi Rocchino Muliere, il Sindaco di Racconigi Valerio Oderda, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la Vicepresidente Elena Chiorino, l’Assessore regionale Enrico Bussalino, il Dott. Zambon in rappresentanza del gruppo ex Ilva in amministrazione straordinaria, insieme ai rappresentanti sindacali, alle RSU dello stabilimento di Novi. All’incontro hanno preso parte anche i consiglieri comunali novesi del Partito Democratico.

Come spiegato dal Capogruppo, il tavolo ha affrontato “questioni cruciali” che riguardano non solo il territorio novese, ma l’intero sistema industriale nazionale. “Attendiamo con attenzione il 12 agosto, data in cui si chiarirà l’eventuale adesione di Taranto al piano di programma interistituzionale – spiega Luca Patelli – Tuttavia, le preoccupazioni restano alte. Lo stabilimento di Novi Ligure è fermo per ferie forzate dal 14 luglio fino al 31 agosto, con oltre 550 lavoratori coinvolti, senza contare l’indotto”.
Il Partito Democratico di Novi ribadisce con forza il no allo spezzatino degli stabilimenti: “Serve un Piano Industriale chiaro, concreto e coerente, che ad oggi ancora non si vede. È urgente superare l’attuale gestione della crisi, che si dimostra inefficace e priva di direzione.
Lo Stato è già presente come azionista, ma la sua azione si è finora dimostrata inefficiente e incapace di produrre un reale piano industriale utile a rilanciare il settore siderurgico. È invece necessario che lo Stato eserciti appieno il proprio ruolo, con una presenza pubblica forte, autorevole e in grado di orientare strategicamente il futuro dell’ex Ilva e del comparto.
Riteniamo essenziale definire una vera strategia nazionale ed europea per la gestione dell’acciaio: una visione che metta al centro il rilancio dell’industria siderurgica come asset fondamentale per lo sviluppo industriale, la sostenibilità ambientale e la tutela occupazionale.
Rimaniamo attenti ed impegnati nella lotta per un futuro migliore per i lavoratori dell’ex Ilva e per la nostra comunità”.

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