DecaDance: Mayerling e Chalet, da luoghi culto a cattedrali decadute
PROVINCE DI ALESSANDRIA E PAVIA – Erano i luoghi della notte per eccellenza. Azzimati e scintillanti tutti i giovani aspettavano il weekend, e non solo, solo per entrare in quei luoghi architettonici maestosi e dalla facciata opulenta, in pieno stile anni ’80. Erano le discoteche, locali del divertimento per antonomasia fino agli anni duemila. Poi il declino. Il Nord Ovest , le province di Alessandria e Pavia, pullulavano di luoghi cult. Il Mayerling, lo Chalet, il Lavagello, la Cometa, il Docking o il Celebrità solo per citarne alcuni. Talmente iconici da finire nelle canzoni degli 883.
Fiumi, letteralmente, di persone, si accalcavano nelle piste da ballo per ballare sotto la guida di dj che incarnavano il ruolo di vere e proprie star. Chiunque le abbia frequentate non potrà non ricordare i cocktail dai colori improbabili, le luci scintillanti delle sfere sui soffitti, i drappeggi lussuosi agli ingressi, il fumo spesso che riempiva la sala, i capelli cotonati, i pantaloni in pelle, le cubiste. Radio Gold ha ricostruito lo spaccato di alcuni di questi locali per capire cosa determinò il loro successo e soprattutto come mai, improvvisamente, quei luoghi, prima saturi di persone, improvvisamente si siano spogliati completamente per diventare solo muti ruderi, cattedrali nel deserto.