Autore Redazione
martedì
9 Settembre 2025
16:13
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Cronaca - Valenza

Gioielleria valenzana: nel 2024 export ancora imponente. Settore in calo nel 2025 previsto aumento dei ricavi

Gioielleria valenzana: nel 2024 export ancora imponente. Settore in calo nel 2025 previsto aumento dei ricavi

VALENZA – Il Distretto Orafo Valenzano all’estero continua a scintillare e si conferma competitivo sui mercati internazionali. Export rilevante per la gioielleria di alta gamma di Valenza che ha superato 1,8 miliardi di euro di esportazioni nel 2024, pari a 1.861 milioni (dati Camera di Commercio di Alessandria-Asti) sostanzialmente stabile rispetto al 2023. Nei primi tre mesi del 2025 l’export del Distretto si attesta a 416 milioni di euro (dati centro studi Intesa Sanpaolo). La gioielleria valenzana ha tra i mercati più rilevanti quelli dell’Irlanda e della Svizzera (principali hub logistici del gioiello Made in Italy), degli Emirati Arabi, oltre a Stati Uniti e Hong Kong.

Sono positivi anche i risultati del settore italiano complessivo: export in crescita record nel 2024 che si attesta a 13,7 miliardi di euro (+49% in valore) principalmente diretto verso gli Emirati Arabi, Stati Uniti, Svizzera (dati centro studi di Intesa Sanpaolo e Club degli Orafi). In crescita anche il fatturato delle imprese del settore +5% nel 2024. I primi 5 mesi del 2025 registrano un rallentamento con export a 5,88 miliardi (-15,2%) come emerge dal report di Area Studi Mediobanca-Confindustria Federorafi, che rileva però, in positivo, che il 45% delle imprese prevede una crescita dei ricavi nel 2025, con più ottimismo per Arezzo (52%) e Valenza (50%).

Una analisi approfondita del centro studi di Intesa Sanpaolo e Club degli Orafi evidenzia segnali positvi sul fronte degli investimenti e della competitività internazionale e la conferma dell’Italia come primo esportatore europeo con una quota superiore al 50% sul totale delle esportazioni dei Paesi dell’Unione Europea. In particolare l’indagine presentata a VicenzaOro  sottolinea che le imprese orafe italiane rispondono ai dazi guardando ai nuovi mercati, in particolare verso l’Europa occidentale, e investendo su nuovi prodotti e tecnologie. Nel 2025, spiega il rapporto, si normalizza l’export rispetto ai livelli record dell’anno scorso. Dazi, instabilità geopolitica, prezzi elevatissimi dei metalli (oro, argento, palladio) sono le principali criticità ma anche nell’incertezza dello scenario le prospettive per il 2025, dai segnali che provengono dai dati Istat, sono di relativa tenuta per il comparto del lusso e della gioielleria.

“Business e innovazione al centro dell’attenzione”:  lo sottolinea Alessia Crivelli, Presidente del Gruppo Aziende Orafe Valenzane di Confindustria Alessandria, che è intervenuta ai forum organizzati nell’ambito di “Vicenza Oro”, Salone internazionale dell’oreficeria e della gioielleria che a Vicenza,  dal 5 al 9 settembre, ha richiamato 1200 brand espositori  e 605 buyer da 30 Paesi. “In particolare, la prima edizione del ‘The Vicenza Symposium’ che ha preceduto il Salone è stata un successo, peraltro annunciato, posizionando l’hub di VicenzaOro come punto di riferimento e di confronto internazionale sulle tecnologie e sull’innovazione applicate all’industria del gioiello e dell’accessorio fashion”.

“Si rafforza anche l’impegno del settore verso i giovani – spiega Alessia Crivelli, Vice Presidente di Confindustria Federorafi con delega alla Formazione – con sempre più opportunità e attenzione verso il futuro”.

Alessia Crivelli, Presidente della Fondazione Mani Intelligenti di Valenza, ha partecipato anche, in occasione di VicenzaOro, alla presentazione della  “International Fine Jewellery Academy” nuovo istituto con sede a Milano, promosso da Cibjo – World Jewellery Confederation, Fondazione Mani Intelligenti, e Politecnico del Commercio e del Turismo.

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