Autore Redazione
sabato
20 Settembre 2025
17:58
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Politica - Piemonte

Buono Vesta, Pentenero (Pd): “Un click day da lotteria, migliaia di famiglie escluse”

Buono Vesta, Pentenero (Pd): “Un click day da lotteria, migliaia di famiglie escluse”

PIEMONTE – Non si placano le polemiche politiche sul Buono Vesta, il bonus regionale destinato alle famiglie con figli da 0 a 6 anni. Le modalità di presentazione delle domande sono state criticate dalle consigliere regionali di Alleanza Verdi Sinistra (AVS) Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro e anche dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio e altrettanto duro è il giudizio della Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale, Gianna Pentenero.

Il click day per accedere al voucher è durato appena mezz’ora, un tempo brevissimo ma sufficiente a esaurire l’intera dotazione di 10 milioni di euro prevista dalla misura. “Dopo mesi di campagne promozionali discutibili, nei quali Fratelli d’Italia ha spesso associato, illegittimamente, il proprio simbolo di partito a quello di un’iniziativa istituzionale della Regione, questa è la dicitura che le famiglie piemontesi possono leggere sulla pagina del Buono Vesta” ha commentato la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale.

Già pochi minuti dopo la mezzanotte – si legge ancora nella nota le code virtuali erano lunghissime, ed è stato evidente a tutti quanto avevamo già ribadito: la dotazione finanziaria di Vesta era chiaramente insufficiente! Per capirlo bastava un semplice calcolo matematico. Con 10 milioni di euro e un importo medio di 1000 € per buono, solo 10.000 delle quasi 150000 famiglie aventi diritto avrebbero potuto beneficiare del contributo economico. La scelta di un click day per distribuire i fondi, poi, è inaccettabile, perché non risponde ai bisogni delle famiglie: il buono andrà a chi è stato più fortunato. 

Le politiche sociali sono una cosa seria, non una lotteria! Episodi come quello di Vesta non fanno altro che far crescere la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni, perché i cittadini e le cittadine questa mattina si sentono presi in giro, soprattutto dopo mesi di annunci. 

Avevamo espresso tutti questi dubbi alla Giunta e all’Assessore Marrone negli scorsi mesi, e ancora una volta lo scorso martedì durante la seduta del Consiglio Regionale. Eravamo stati, purtroppo, facili profeti; abbiamo già chiesto risposte a Marrone, che ci ha ignorato. Ma non ci fermiamo qui: la Giunta Regionale non può continuare a prendere in giro le famiglie piemontesi”.

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