Autore Redazione
lunedì
29 Settembre 2025
10:23
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Cronaca - Alessandria

Egato6: anche nel 2025 progetto per recuperare le vecchie fonti

Egato6: anche nel 2025 progetto per recuperare le vecchie fonti

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Anche nel 2025 l’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale n.6 (Egato6) porterà avanti il progetto di recupero delle fontane pubbliche, così come i lavatoi, gli abbeveratoi, i pozzi e i cisternoni. Il progetto è partito nel 2012 e ha permesso finora di rimettere in sesto 70 fonti attraverso azioni come la pulitura, eliminazione delle piante infestanti, riqualificazione dei luoghi, interventi di impermeabilizzazione.

Egato6 intende ora dare la possibilità ai Comuni interessati, collegati all’ATO6 alessandrino, di poter rivalutare e ripristinare le antiche fontane presenti sui loro territori e riqualificare così una preziosa risorsa. “Il progetto che proponiamo vuole essere un piccolo aiuto per i Comuni, una soluzione concreta per offrirgli strumenti e risorse per la tutela e valorizzazione di un bene comune che appartiene a tutti e restituire alle fontane un ruolo attivo nella vita cittadina – dichiara il Presidente dell’Egato6 Giacomo Perocchio. Il bando si chiude il 31 ottobre per dar modo ai Comuni di poter presentare la richiesta di riqualificazione, tutti i dettagli sono sul sito istituzionale dell’Ente“.

Questo percorso vuole restituire alla comunità dei punti di riferimento che nel passato hanno da sempre rappresentato non solo arredo urbano, ma un luogo di incontro e di aggregazione, nonché punto di approvvigionamento idrico, soprattutto nei piccoli centri. Col passare del tempo e con la costruzione degli acquedotti, la maggior parte delle fonti sono state dismesse e cadute in rovina e alcune addirittura demolite, essendo venuto meno il fattore di utilità delle stesse ma laddove queste permangono costituiscono un patrimonio prezioso per il nostro territorio da salvaguardare e riqualificare. In tal senso il recupero delle antiche fonti presenti sui territori dei Comuni può essere un avvicinamento degli utenti alla risorsa, un ritorno all’aggregazione e intere aree possono
essere fruibili dal punto di vista ambientale e paesaggistico nonché testimoniare un patrimonio storico e socio-culturale.

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