Autore Redazione
lunedì
29 Settembre 2025
14:26
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Eventi - Spettacoli - Tempo Libero - Provincia Alessandria

“Giovani per sempre” de Gli Illegali a Carezzano sabato 4 ottobre

In scena presso la Società Comunale di Carezzano Maggiore lo spettacolo su la Banda Lenti scritto e diretto da Massimo Brioschi
“Giovani per sempre” de Gli Illegali a Carezzano sabato 4 ottobre

CAREZZANO – Nuova replica per “Giovani per sempre – La Banda Lenti” della compagnia Gli Illegali – BlogAl.  Lo spettacolo sarà in scena sabato 4 ottobre alle ore 21, presso la Società Comunale di Carezzano Maggiore, con l’organizzazione della Pro Loco di Carezzano, ed è interpretato da Silvia Benzi, Renza Borello, Massimo Brioschi, Raffaella Calorio, Antonio Coccimiglio, Luigi Di Carluccio, Monica Lombardi, Elisabetta Puppo e la partecipazione musicale di Dario Ponticello e Pietro Ponticello

Il testo di Massimo Brioschi, che ne cura anche la regia, si ispira alla foto dei ventisette ragazzi della banda e parla di loro, della loro giovinezza, dei loro entusiasmi e del loro scegliere da che parte stare. “La foto dei ventisette ragazzi adesso ce l’ho davanti a me, stampata. Li guardo, uno a uno. Quasi tutti hanno la giacca con la cravatta, in due un cappello da alpino, uno un cappello da carabiniere. Nessuno ha la barba, neanche un accenno. Uno ha i baffi, Aldo Bergamaschino, che è il più vecchio. Alcuni mi colpiscono più di altri: Giuseppe Accatino ha uno sguardo che sembra sorpreso e impaurito dalla macchina fotografica, Luigi Filippini, la camicia con il primo bottone slacciato, potrebbe essere un modello in una foto di una rivista di moda e di fianco a lui Pietro Leoni, che guarda un po’ di traverso l’obiettivo, sembra uno studente di Cambridge o di Oxford. Ci sono tre De Bernardi, Leandro, Piero e Pietro. All’epoca della storia che dovrei raccontare avevano venti, ventuno e ventidue anni“, si legge nelle note di regia.

E ancora: “Renato Morandi, sembra più adulto della sua età e guarda curioso e determinato verso la macchina fotografica. Sotto di lui Giovanni Spigo, sembra più timido, quasi malinconico. L’unico che sorride apertamente, con uno sguardo aperto e fiducioso è in alto, di fianco al fratello, che ha invece un atteggiamento più introverso e guarda sì con un accenno di sorriso, ma senza convinzione. Il fratello invece sembra a proprio agio con il cappello da alpino che indossa con evidente orgoglio; pare che lo porti, quel cappello, come se quel cappello significasse solidarietà, amicizia, goliardia e non guerra, fatica, spari e morte. Lo guardo con più attenzione che posso ma non riesco a penetrare dietro questa sfuggevole e superficiale intenzione. Vedo solo la data di nascita, all’epoca della foto doveva avere circa venticinque anni, e il suo nome: Agostino Lenti. Dei ragazzi della Banda Lenti è rimasta questa foto in cui la loro giovinezza non è offuscata dal bianco e nero e dal tempo che è passato. Lo spettacolo cerca di dare vita a queste foto e una personalità almeno ad alcuni di loro“.

 

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