Autore Redazione
martedì
30 Settembre 2025
19:06
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Politica - Alessandria

Bilancio consolidato 2024, Locci (FdI): “Conti in rosso e numeri drogati, la maggioranza nasconde la verità”

Bilancio consolidato 2024, Locci (FdI): “Conti in rosso e numeri drogati, la maggioranza nasconde la verità”

ALESSANDRIA – “Conti in rosso, patrimonio in calo, numeri cosmetizzati e scarsa trasparenza“. Come i consiglieri della Lega, anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Emanuele Locci, boccia il bilancio consolidato 2024 Comune di Alessandria.

“I numeri sono chiari: il Comune chiude in perdita di 16,68 milioni di euro (nel 2023 c’era un utile di +21,4 milioni); in un solo anno il patrimonio netto scende da 288,9 a 250,9 milioni (–38 milioni); la cassa cala da 27,3 a 20,1 milioni (–7,2); i debiti restano a 301,3 milioni. Non sono dettagli per addetti ai lavori: sono fatti che riguardano la tenuta dei conti e dei servizi essenziali pagati dai cittadini”.

Tra i nodi principali elencati dal consigliere Locci ci sono la svalutazione dell’impianto Aulara, le partite pregresse del ciclo idrico e del gas che hanno generato tasse pagate su utili inesistenti, e l’accordo transattivo tra AMAG e Alegas: “Come ho documentato in Commissione e in Aula, nel ciclo idrico il ricalcolo del cosiddetto “bollettone” ha generato ricavi da rettificare e tasse pagate su utili inesistenti; nel gas, i conguagli regolatori hanno prodotto effetti analoghi. Ammesso e non concesso che quest’opera di rettifica sia corretta e non un tentativo di svalutare il valore patrimoniale delle società del gruppo in vista di future privatizzazioni, il danno è definitivo: ci sono circa 2 milioni di euro di imposte pagate negli anni precedenti che non sono più recuperabili. Anche su questo, nei conti non si dà atto: un’ulteriore mancanza di trasparenza.”

Sull’impianto Aulara, il capogruppo di Fratelli d’Italia aggiunge: “Qui abbiamo una svalutazione di 1,024 milioni, ulteriori accantonamenti a fondo rischi nell’ordine di un altro milione, e criticità tecniche e localizzative che rendono l’asset, di fatto, inutilizzabile per le finalità previste. È un fallimento tecnico-gestionale che pesa sui conti e che esige chiarezza piena sull’intera catena decisionale.”

Accordo transattivo AMAG–Alegas. “Si è scelto di chiudere a 4 milioni su un credito di 6 milioni, con compensazioni infragruppo che devono essere rappresentate correttamente nei bilanci e passare dagli organi di controllo. Su temi così sensibili non si procede senza un passaggio chiaro e tracciato nelle sedi competenti: anche di questo non c’è traccia nei documenti.”

“Con la mia mozione ho proposto cose semplici e di buon senso: trasparenza integrale, con un prospetto pubblico di riconciliazione per ogni società (da EBITDA a utile netto) che separi in modo netto gestione caratteristica, poste straordinarie e benefici fiscali; verità nei numeri prima delle scelte, con un audit indipendente sul perimetro AMAG e trasmissione degli atti a chi di dovere se emergono profili di danno erariale; premi solo su risultati veri, con un sistema di incentivi legato a KPI oggettivi (utile/EBIT al netto delle una tantum, qualità del servizio, incassi/cash conversion, riduzione contenziosi, raggiungimento degli obiettivi assegnati) e clausole di clawback in caso di rettifiche o errori.

“La maggioranza di centrosinistra ha preferito votare contro questa linea di trasparenza, responsabilità e rigore. È una scelta politica: la rispetto, ma la contesto perché non tutela l’interesse pubblico. Noi continueremo a fare opposizione seria e determinata: i conti devono essere corretti, comprensibili e veritieri. Dire che il Comune è in salute mentre il consolidato 2024 segna –16,68 milioni, che il patrimonio scende di 38 milioni e che AMAG “sta bene” solo grazie a 1,862 milioni di un effetto puramente fiscale, non è corretto. Ai cittadini vanno dette le cose come stanno: oggi i numeri impongono prudenza, trasparenza e scelte coraggiose per rimettere in carreggiata il gruppo e proteggere i servizi.” conclude Locci.

 

 

 

 

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