Cronaca - Alessandria

Mosi e Lolek presentano “Zona Grigia”: l’album che racconta Alessandria e la sua generazione

ALESSANDRIA – Un album nato in giardino, cresciuto tra amicizia, introspezione e consapevolezza sociale. Zona Grigia è il nuovo EP del rapper alessandrino Mosi, prodotto interamente da Lolek, e non è soltanto un progetto musicale: è un racconto corale, personale e politico, che parte dal cuore di Alessandria per parlare a tutta una generazione.

Il titolo Zona Grigia è un omaggio alla città in cui tutto ha avuto origine, ma anche una metafora potente: la zona grigia come spazio emotivo, identitario, sospeso tra rabbia e riscatto. “Alessandria è la città grigia per eccellenza – raccontano – ma è anche il luogo delle connessioni invisibili, di quello che non si vede subito.”

Le tracce, scritte in gran parte nel giardino di casa di Mosi, luogo citato anche nei testi, raccontano il vissuto di una generazione segnata dalla pandemia, dalle incertezze e da un crescente disagio giovanile. “Ci siamo ritrovati ad avere ventun anni ma sentirne diciannove”, dice il rapper. Ed è da questa ferita temporale che nasce l’urgenza di scrivere, di mettere in musica la complessità di oggi.

Musicalmente, Zona Grigia oscilla tra sonorità trap e momenti più conscious, mantenendo una forte coerenza di stile. “Il nostro obiettivo era trovare un equilibrio tra melodia e denuncia, tra arrogante e riflessivo”, spiega Lolek, che ha curato anche mix e master della maggior parte dei brani.

Tra i feat. spiccano GIONNI (in Canada Goose, considerato il brano più immediato e “internazionale” dell’EP), Liv, Smoke Tornado e lo stesso Lolek, che si cimenta anche al microfono. Menzione speciale per Mare di lacrime, brano meno streammato ma più denso di contenuto: “È il pezzo più politico, quello che critica davvero il tempo in cui viviamo”, afferma Mosi.

Il progetto è costruito con una forte struttura concettuale: un’intro e un outro che incorniciano il percorso personale dell’artista. “Ogni album è un mondo a parte, e Zona Grigia chiude un ciclo della mia vita per aprirne un altro. Ma ogni passaggio lascia il segno, come direbbe Hegel: si supera mantenendo”, dice Mosi.

Tra riflessioni sull’istruzione italiana, la perdita di senso collettivo, l’apatia politica e il bisogno di verità, Zona Grigia è molto più di un EP. È un manifesto generazionale, nato dal basso ma con una visione alta. Una zona grigia che merita di essere ascoltata, capita, condivisa.

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