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Giornate FAI d’Autunno: due giorni per scoprire palazzi, pievi, oratori e castelli

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – L’11 e il 12 ottobre tornano le Giornate FAI d’Autunno 2025, la grande festa nazionale del patrimonio diffusa in 350 città con visite a contributo libero in 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco valorizzati. L’edizione del cinquantenario del FAI – fondato nel 1975 – suggella l’alleanza tra istituzioni, volontari e cittadini: a Roma spicca l’apertura straordinaria del Viminale (solo domenica 12, su prenotazione), simbolo di una missione che unisce conoscenza, tutela e riuso intelligente dei luoghi. Come sempre, gli Iscritti FAI – e chi si iscriverà durante l’evento – avranno accesso prioritario e alcune aperture dedicate. Programmi aggiornati e, dove previsto, prenotazioni sono su giornatefai.it; ogni visita sostiene con una donazione la cura del nostro patrimonio.

In provincia di Alessandria il fine settimana si apre nel capoluogo con l’apertura congiunta di Palazzo Ghilini e Palazzo Cuttica di Cassine, dalle 10 alle 18 di sabato e domenica: due perle del Settecento che si svelano nei loro saloni e nella funzione istituzionale odierna, nel segno del patrocinio della Provincia, della Prefettura e di ASM Costruire Insieme. Da Alessandria ci si muove verso l’Ovadese, dove il Gruppo FAI Ovada accompagna alla scoperta del castello e del borgo di Belforte: le visite al maniero – con turni ogni 30 minuti e gruppi di massimo 25 persone – sono previste 10–12 e 14.30–18 (ultima visita alle 18); si entra in un racconto lungo secoli, tra la cappella privata di Santa Caterina, la chiesa di San Benedetto nel parco e i segni di distruzioni e ricostruzioni seicentesche. Nel paese la Chiesa Nova di Santa Maria conserva altari policromi e una preziosa statua barocca della Madonna del Rosario. L’accessibilità è buona per oratorio e parrocchia; più impegnativa la pieve di San Colombano, raggiungibile da un breve sentiero sterrato in discesa. Al fianco dei volontari, gli Apprendisti Ciceroni degli istituti S. Caterina e Barletti di Ovada daranno voce alle storie dei luoghi.

Sulla “Strada Franca” si intrecciano due itinerari. A Quargnento la Basilica di San Dalmazzo, con salita al campanile, e la casa natale di Carlo Carrà accolgono i visitatori sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30 (domenica, pausa 10–11 per la Messa). A Fubine, invece, si scende nel cuore di tufo con il giro degli infernot, si passeggia nel Parco storico-botanico Bricherasio con roseto e si entra in Casa Pane: sabato 14–18 (ultima visita 17.30) e domenica 10–18 (ultima 17.30), in collaborazione con l’Associazione Monferrato 2020.

Tra pianura e Scrivia, a Castellazzo Bormida si apre la Chiesa romanica della Trinità da Lungi con orario continuato 10–18 in entrambe le giornate; domenica alle 15.30 è in programma una conferenza dello storico Sergio Arditi. Poco distante, Cascina Moschino accende ruote e ricordi: 10–18 sabato e domenica tra visita al mulino e laboratori.

Il viaggio prosegue a Casale Monferrato con l’inedita apertura di Palazzo Dalla Valle in via Corte d’Appello 5: per la prima volta si potranno vedere le sale private al piano terreno e la cappella settecentesca, sabato e domenica 10–12 e 15–18 (ultimo ingresso 17.30). Nelle colline di Gabiano, a Varengo, l’appuntamento è nella piazzetta ai piedi della scalinata di San Eusebio: si raccontano le origini medievali del borgo, si visita il cimitero e la chiesa con gli Apprendisti Ciceroni dell’IC Cerrina; sabato 15–18 (ultima 17.30), domenica 15–17.30 con meditazioni musicali del M° Luca Solerio alle 17.30.

Nel territorio delle “Terre di Aleramo”, a Lu Monferrato riapre dopo anni la rara Pieve di San Giovanni di Mediliano: un angolo di Medioevo dove saranno presenti alcuni studiosi degli scavi degli anni Novanta per un approfondimento sulla prima diffusione del cristianesimo. Orari 10–13 e 14.30–18 per entrambe le giornate (ultima visita 17.30) con gli Apprendisti Ciceroni dell’IIS “B. Cellini” di Valenza. A San Salvatore Monferrato si cammina tra i “luoghi del cuore” in un percorso di chiese di campagna con partenza dalla Beata Vergine Assunta, solo domenica, 10–13 e 14.30–18 (ultima 17.30), guidati dagli studenti del “Cellini” e dell’IC “P. e R. Borsellino”.

Nel Tortonese il FAI riannoda i fili dell’arte con Pellizza da Volpedo: si riapre la casa natale del grande divisionista – luogo d’intimità e prime visioni – in dialogo con le sale di Palazzo Malaspina Penati, dove affreschi e arredi raccontano storia e prestigio. Aperti sabato e domenica 10–12 e 15–18 (ultima visita 17), con la narrazione degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Peano, dei volontari FAI e dell’Associazione Pellizza.

Infine il territorio di Novi Ligure invita a un pellegrinaggio di bellezza tra nove oratori confraternali, autentici scrigni di devozione popolare, aperti in un unico percorso tra Serravalle Scrivia e Novi Ligure (Oratori di Santa Maria Maddalena, dei Rossi, dei Bianchi), Gavi (Bianchi, Rossi, Turchini) e Voltaggio (San Giovanni Battista, N.S. del Gonfalone, Sant’Antonio Abate). Le visite sono sabato 14.30–18.30 e domenica 10.30–18.30 con orario continuato.

L’ingresso è a contributo libero e non è richiesta prenotazione, salvo diverse indicazioni nelle singole schede su giornatefai.it. Per siti molto richiesti – come Belforte con i turni e i gruppi contingentati – conviene presentarsi con anticipo.

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