Cronaca - Alessandria

Dalla corona della Madonna della Salve ai doni di Napoleone III. A Palatium Vetus 850 anni di fede e arte della Diocesi

ALESSANDRIA – C’è la corona aurea che cinge il capo della Madonna della Salve, realizzata nella prima metà del XIX secolo, i reliquari di San Francesco di Paola e di San Baudolino, la maschera funeraria di San Pio V e il reliquiario a trittico del 1564 contenente i resti di santi appartenenti all’ordine domenicano. I tesori della Diocesi di Alessandria, spesso lontani dagli occhi dei fedeli, oggi tornano a raccontare la devozione e la storia della città nella mostra “Alessandria Devota”, allestita a Palatium Vetus in occasione degli 850 anni della Diocesi di Alessandria.

L’esposizione, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria con la società strumentale di Palazzo del Governatore e la Diocesi di Alessandria si potrà visitare il sabato e la domenica fino a fine anno e propone un viaggio tra oggetti liturgici di grande valore, non solo materiale ma anche simbolico.

Tra i pezzi più significativi spicca un servizio liturgico di raffinata manifattura francese, donato nel 1859 da Napoleone III in occasione della sua visita ad Alessandria, poco prima della Seconda Guerra d’Indipendenza. Altrettanto prezioso e carico di storia il razionale con l’immagine della Madonna della Salve, commissionato nel 1887 da un gruppo di signore alessandrine, e una parure barocca in argento e diamanti offerta nel XVIII secolo alla Curia come atto di penitenza dalla marchesa Ghilini che, secondo la “vox populi” spinse per la demolizione del vecchio Duomo di Alessandria.

Da sempre la fede trova espressione nel mondo dell’arte – ha sottolineato il Vescovo di Alessandria, Monsignor Guido Gallesee questa mostra ci invita a leggere la bellezza come testimonianza viva della devozione della nostra comunità. Le opere esposte parlano di impegno, cura e ricerca del divino attraverso la materia”.

All’interno del percorso troveranno spazio anche i progetti realizzati dagli studenti dell’Istituto “Benvenuto Cellini” di Valenza, che hanno riprodotto in trenta tavole e un dipinto la corona della Madonna della Salve, segno della continuità tra fede, artigianato e formazione artistica del territorio.

La mostra – ha aggiunto il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Luciano Mariano si inserisce in un più ampio programma di valorizzazione del patrimonio artistico e religioso alessandrino. Sarà un evento di altissimo livello, che affianca l’esposizione dedicata a Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, sempre a Palatium Vetus”.

Un’iniziativa che, come ha ricordato il delegato diocesano ai beni culturali, Luciano Orsini, “permette non solo di contemplare opere d’arte straordinarie, ma anche di riscoprire un’eredità spirituale che appartiene a tutta la comunità. Conservare e mostrare questi segni significa garantire alle generazioni future la memoria di una fede radicata e viva“.

Con “Alessandria Devota”, l’arte sacra torna protagonista nel cuore della città e ogni reliquia, paramento o ornamento sacro diventa voce di una devozione che attraversa i secoli e continua a rinnovarsi nello sguardo di chi osserva.

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