Bebo Storti, Benvenuti e Carucci nella nuova stagione del Teatro della Juta che celebra le rivoluzioni quotidiane
ARQUATA SCRIVIA / GAVI – Si intitola “Prove generali di rivoluzioni” la nuova stagione teatrale 2025-2026 del Teatro della Juta di Arquata Scrivia e del Teatro Civico di Gavi, un progetto che intreccia cultura, territorio e impegno civile. La rassegna, realizzata in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo nell’ambito del progetto Corto Circuito, vuole raccontare le piccole e grandi rivoluzioni che ognuno di noi può mettere in atto ogni giorno: quelle interiori e personali, ma anche quelle collettive, capaci di scuotere le coscienze e di trasformare le comunità.
“La nostra nuova stagione parla proprio delle grandi rivoluzioni che ognuno di noi può fare ogni giorno e di altre più grandi che riguardano tutta la comunità“, ha spiegato Enzo Ventriglia, direttore artistico del Teatro della Juta. “Racconti di donne che hanno sfidato il fascismo giocando a calcio, di chi sfida l’indifferenza e il sopruso raccontando le vittime dell’amianto, di chi, da musicista affermato, molla tutto per la pace della Val Borbera. Di chi, dal dolore, ha saputo ricavare fiori per mezzo della poesia, e di chi con ironia tagliente racconta un Paese delirante”».
Emblema della filosofia che ha ispirato l’intera stagione è “Ecce Femina – La Papessa”, la nuova produzione della Compagnia della Juta con testo e regia di Luca Zilovich, che attraverso la leggenda della Papessa Giovanna diventa specchio del nostro presente. Lo spettacolo – una giullarata contemporanea che fonde satira politica, teatro di narrazione e stand-up – andrà in scena sabato 9 maggio 2026 al Teatro Civico di Gavi, chiudendo un cartellone che porta ad Arquata e Gavi grandi interpreti come Bebo Storti, Alessandro Benvenuti, Valerio Aprea e volti noti come il front-man degli Ex-Otago Maurizio Carucci e il “nongiovane” Francesco Mandelli.
La stagione, ricca di storie, volti e temi che parlano di cambiamento si apre con due spettacoli fuori abbonamento all’insegna della musica e della leggerezza.
Venerdì 12 dicembre 2025, al Teatro Civico di Gavi, arriva “2 più 2 Cetra”, commedia musicale del quartetto alessandrino formato da Luca Faraci, Erica Gigli, Simone Guarino e Christian Primavera che racconta un’amicizia e un grande equivoco attraverso le canzoni del Quartetto Cetra, tra “Un bacio a mezzanotte” e “Nella vecchia fattoria”.
Il secondo appuntamento fuori cartellone sarà sabato 20 dicembre 2025 al Teatro della Juta di Arquata Scrivia con “Planet Yu” di Ivan Montesel, in arte Novich. Lo spettacolo unisce suoni, video e performance live in un viaggio multisensoriale tra linguaggi e suggestioni, e riporta gli arquatesi nel passato con una reunion sul palco con Gianluca Trunzo, cofondatore con Montesel del gruppo Artemio.
La stagione ufficiale parte poi giovedì 15 gennaio 2026 al Teatro Civico di Gavi con “Baby Reindeer”. Tratto dalla serie britannica vincitrice del Golden Globe 2025, lo spettacolo con Francesco Mandelli e la regia di Francesco Frangipane affronta con ironia e tensione psicologica il tema dell’ossessione e della fragilità umana.
Sabato 24 gennaio 2026, ci si sposta al Teatro della Juta di Arquata per “Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce”. Lo spettacolo, con Rossana Mola, Federica Fabiani e Rita Pelusio, è ambientato nel 1932 e racconta la storia della prima squadra di calcio femminile italiana, nata a Milano in pieno regime fascista. Nonostante divieti e pregiudizi, un gruppo di ragazze si ribella per inseguire la propria passione.
Sabato 7 febbraio 2026, sempre ad Arquata, Bebo Storti sarà protagonista di “Non sentirai niente”, una produzione del Teatro della Juta che affronta il dramma dell’amianto e le ferite lasciate nella comunità, «un viaggio in un Paese di persone perbene che non avevano messo in conto di dover morire, ma hanno continuato a vivere con coraggio».
Il giovedì 19 febbraio 2026, al Teatro Civico di Gavi, arriva Alessandro Benvenuti con “Lieto fine”, che conclude la trilogia del Dinosauro canterino: una storia poetica e surreale che unisce ironia, malinconia e tenerezza.
Sabato 7 marzo 2026, sempre a Gavi, sarà la volta de “L’Opera da quattro soldi” nella versione di Massimiliano Loizzi, un feroce atto d’accusa contro la società capitalista che mescola satira, prosa, teatro civile e canzone.
Domenica 15 marzo 2026, al Teatro della Juta di Arquata, va in scena “E ora parliamo di Amelia – Essere come voi non è così facile” con Roberta Lanave e Camilla Sandri Bellezza, un viaggio nella vita e nell’arte di Amelia Rosselli, tra fragilità e genio poetico.
Il mese di aprile si apre con un fuori cartellone: venerdì 10 aprile 2026, ad Arquata, “Dove sei stata?” con Cristina Zanoia e Gabriele De Vito, commedia amara che svela la vera natura di un rapporto di coppia tra ironia e rivelazioni.
Giovedì 16 aprile 2026, sullo stesso palco, Valerio Aprea porta “Gola e altri pezzi brevi” di Mattia Torre, una raccolta di monologhi feroci e irresistibili che raccontano un’Italia affamata di apparenza, menzogna e lusso.
Giovedì 23 aprile 2026, al Teatro Civico di Gavi, protagonista sarà Maurizio Carucci, voce degli Ex-Otago, con “Non esiste un posto al mondo”, tratto dal suo libro omonimo. Lo spettacolo racconta un viaggio reale e simbolico, a piedi dalla Val Borbera a Milano, alla ricerca di senso e libertà.
La stagione del Teatro della Juta di Arquata Scrivia e del Teatro Civico di Gavi invita il pubblico a partecipare, a riflettere e – come suggerisce il titolo – a trovare, e provare, le proprie “rivoluzioni”.
Il cartellone non vuole solo emozionare, ma anche riportare le persone a teatro, rinsaldando il legame con la comunità e ampliando la rete culturale oltre i confini di Arquata e Gavi. Il progetto, infatti, si estende fino ad Alessandria e Valenza. Nel capoluogo il Teatro della Juta è ormai di casa al Teatro Ambra, dove sabato 31 gennaio 2026 tornerà Comicorto, il festival che unisce la comicità live e il cinema, un appuntamento che negli anni ha saputo conquistare pubblico e artisti per la sua formula originale e partecipata. Un altro tassello fondamentale della rete creata con Alessandria è il progetto “Mestieri del Teatro”, che sta contribuendo a costruire una realtà viva e sostenibile, “capace di far lavorare le compagnie e portare i ragazzi a teatro” ha sottolineato Ventriglia. E a rafforzare il legame tra le diverse città arriva anche una speciale promozione pensata per la nuova stagione: chi assisterà a uno spettacolo ad Arquata Scrivia o a Gavi potrà usufruire di un biglietto ridotto per uno degli spettacoli della stagione del Comune di Alessandria, del cartellone del Teatro Ambra di Alessandria e del Teatro Sociale di Valenza. Un modo concreto per trasformare la stagione “Prove generali di rivoluzioni” in una rete di esperienze condivise, che unisce palchi e persone, facendo della cultura un vero strumento di comunità.
Per maggiori dettagli sugli spettacoli e per tutte le informazioni su biglietti e abbonamenti potete cliccare sul sito accademiadellajuta.it.