27 Ottobre 2025
10:57
“Istorias” di Cada die teatro giovedì 30 ottobre a Cuntè Munfrà
CERRO TANARO – La tradizione da sempre si nutre di storie e di fili magici che legano il mondo dei vivi a quello dei defunti. Giovedì 30 ottobre, alle 21, nel Salone Confraternita SS Trinità di Cerro Tanaro, nell’ambito di “Cuntè Munfrà – Dal Monferrato al mondo”, Cada die teatro presenta “Istorias”, in una serata, simile a una veglia, che unisce e abbraccia le tradizioni popolari piemontesi, occitane e sarde, nella notte dell’eterno ritorno. Lo spettacolo, di e con Pierpaolo Piludu, con la messa in scena di Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, affonda le radici nella cultura orale della Sardegna.
“Nel 1995 – racconta Piludu – ho portato avanti un’indagine sul campo a Scano Montiferro, in provincia di Oristano, sulle modalità del raccontare delle persone anziane del paese”. I protagonisti delle narrazioni erano spesso i morti, sas ànimas, sia quelle buone dei propri cari, che apparivano ai familiari per dare dei consigli, sia quelle cattive, che a volte cercavano di vendicarsi con i vivi per qualche torto subito. Nonostante ciò, quasi mai l’atmosfera è truce o tragica; viceversa, una grande ironia accompagna solitamente queste storie. Alcuni di questi antichi racconti della comunità hanno ripreso vita in teatro e accompagnano gli spettatori in un tempo che appare distante anni luce da quello odierno, quando non esisteva la televisione, non c’era la corrente elettrica e i morti apparivano e dialogavano con i vivi. La consulenza linguistica del sardo logudorese è stata affidata a Francesco Tzitzu, Matteo Sanna (anche curatore del suono) e Antonio Piras.
“Ancora una volta abbiamo il piacere di ospitare un arricchente spettacolo teatrale – commenta Mauro Malaga, sindaco di Cerro Tanaro – che è anche un suggestivo viaggio nella riscoperta delle tradizioni popolari, così come si pone l’obiettivo di fare Cuntè Munfrà, progetto di cui il nostro comune è orgogliosamente capofila“. Al termine dello spettacolo, ci sarà un breve incontro con l’antropologo e già Rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche a Pollenzo Piercarlo Grimaldi che a partire dal modo di dire “Parlandone da vivi” dialogherà con il pubblico sulle tradizioni legate alla notte magico-religiosa del 31 ottobre, in particolare riguardo alle culture piemontesi, occitane e sarde.
Racconta Grimaldi: “Il culto dei morti è un momento rilevante del calendario rituale contadino, metronomo della vita, una tradizione che riannoda trame antiche e dimenticate del nostro passato agrario, un momento di memoria e recupero dei nostri progenitori quale risorsa indifferibile per ricreare la comunità, nucleo portante della vita sociale del nostro Paese. La sera del 31 ottobre la tradizione vuole che tornino i nostri antenati, i nostri cari, a rivedere le case, i luoghi e le terre della loro infanzia e vita terrena, e trovano la tavola di casa imbandita di castagne, di latte e di vino per tornare a riassaporare il piacere della mensa di famiglia.”
Memorie di un universo trascorso che a vario modo appartengono a tutta l’umanità. La questua dei bambini per le anime dei morti è un frammento di ricordo delle nostre colline che rappresenta il dono e il rituale contro-dono tra i vivi e i morti. Che oggi la notte dei morti rappresenti anche un prodotto commerciale è un progetto di cultura contemporanea che va discusso e ripensato. Una notte di precristiana comunità che avviene nell’imminenza di San Martino, momento in cui la terra si rivolta ed è divisa in due. Per concludere la serata, latte, vino e castagne per tutti. “Per attendere i nostri cari sul sentiero dei mille cammini”, come disse Luciano Nattino. L’ingresso è gratuito.
“Cuntè Munfrà – Dal Monferrato al mondo”, la rassegna ideata da Luciano Nattino e ora diretta da Massimo Barbero, è promossa dal Comune di Cerro Tanaro con la casa degli alfieri e una rete ampliata di comuni del Monferrato astigiano; è sostenuta dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione CRAsti. È una rassegna che si è affermata per la sua unicità ed attenzione alla valorizzazione e promozione della conoscenza del patrimonio linguistico, culturale e dialettale del Piemonte. Per info: 3287069085 – archivioteatralita.it
 
  
  
  
  
 