Spaghetti all’assassina: la masterclass di chef Laforgia a Fuga di Sapori
ALESSANDRIA – Il celebre piatto barese degli spaghetti all’assassina, croccanti e infuocati, è arrivato anche ad Alessandria grazie alla maestria di chef Celso Laforgia. Giovedì 30 ottobre, l’inventore dell’“Assassineria Urbana” ha cucinato per i ragazzi di Fuga di Sapori, il bistrot all’interno della Casa Circondariale Cantiello e Gaeta, gestito dalla cooperativa sociale Idee in Fuga. Una giornata intensa tra cucina e parole, che ha unito il sapere gastronomico e il potere trasformativo del lavoro.                                         Davanti ai detenuti ed ex detenuti coinvolti nel progetto, chef Laforgia ha raccontato la storia di un piatto che nasce in una trattoria barese alla fine degli anni ’60 e che oggi è diventato un simbolo di identità culinaria pugliese. “L’assassina è un po’ come la madeleine proustiana”, ha raccontato, “mi ricorda i pranzi col papà da ragazzino”. Il piatto, nella sua versione originale, è un mix di spaghetti tostati, sugo piccante e tanta memoria: “quando lo cucini bene, deve essere appena bruciato, croccante, ma non amaro”.                                         La storia dell’assassina di Laforgia è anche una storia di resilienza. Durante la pandemia, la sua intuizione di trasformare il ristorante barese Urban in un’assassineria si è rivelata vincente, portandolo sotto i riflettori di CNN, New York Times, Gambero Rosso. “Ci scrivono dall’Australia e dagli USA solo per provarla”, racconta. E se il piatto ha origini “disgraziate”, nate dalla creatività di un cuoco foggiano con pochi ingredienti a disposizione, oggi l’assassina è l’esempio perfetto di come la semplicità possa diventare eccellenza.                                                             A rendere davvero speciale la giornata, però, è stata la motivazione dietro la presenza dello chef: “Sono felicissimo di essere qui. Quando Carmine mi ha chiamato, ho detto subito di sì”, ha dichiarato alla fine della masterclass. “Credo che la cucina possa insegnare valori importanti: sacrificio, lavoro di squadra, rispetto reciproco”. Un mondo, quello della ristorazione, che secondo Laforgia può diventare uno strumento potente di riqualificazione e crescita.
 Il piatto preparato durante la masterclass, ribattezzato “L’assassina in fuga”, sarà disponibile per un mese nel menù di Fuga di Sapori, come simbolo di un incontro felice tra talento gastronomico e impegno sociale. Perché, come ha detto lo chef, “la cucina può essere un gesto di libertà”.                                        
 
  
  
  
  
  
  
  
   
  
  
  
  
 