2 Novembre 2025
10:15
Libro sacro bruciato a Oltreponte. Il Vescovo di Casale: “Rispondiamo con preghiera e perdono”
CASALE MONFERRATO – Profonda indignazione a Casale Monferrato dopo l’atto vandalico nella chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine a Oltreponte, dove ignoti hanno bruciato un libro sacro e lasciato sporcizia e disordine all’interno del luogo di culto. Un gesto che ha ferito la sensibilità della comunità e suscitato reazioni trasversali, unite nella condanna e nella richiesta di rispetto per i simboli religiosi.
Il sindaco di Casale Emanuele Capra ha espresso a vicinanza a Don Renato e alla comunità parrocchiale, così come il vicesegretario regionale di Fratelli d’Italia, Federico Riboldi, che ha parlato di “un gesto che colpisce al cuore la nostra identità”, elogiando la solidarietà espressa dal Centro Culturale Islamico, segno di unità e dialogo tra fedi. Anche l’onorevole Enzo Amich e il consigliere Luca Servato (Pd) hanno condannato “il vile atto” e apprezzato la scelta del parroco don Renato Dalla Costa di non cancellare subito i segni del sacrilegio, ma di lasciarli come monito collettivo. Anche la presidente della Comunità Ebraica, Daria Carmi, ha espresso rammarico, ricordando la lunga tradizione di convivenza tra fedi diverse nella città. Tutti concordano su un messaggio: difendere i luoghi sacri e il dialogo interreligioso è oggi più che mai un dovere civico e morale per mantenere viva la coesione.
Anche la Diocesi di Casale Monferrato ha espresso “profondo dolore e costernazione per il grave atto sacrilego” compiuto nella chiesa di Oltreponte. Il Vescovo Gianni Sacchi, informato dell’accaduto dallo stesso parroco, ha espresso “profondo rammarico e paterna vicinanza” a don Renato, ai fedeli e a tutta la popolazione di Oltreponte.
“Ogni chiesa – ha dichiarato il Vescovo – è una casa di Dio e della comunità, un luogo di incontro tra il Cielo e la terra, un rifugio di pace e di luce. Vedere oltraggiato questo spazio santo ci addolora profondamente. Non possiamo non domandarci: perché tanto disprezzo verso un luogo sacro? Quale ferita o quale smarrimento del cuore può condurre a un gesto tanto grave? Solo Dio conosce le oscurità dell’animo umano; a noi, però, è chiesto di rispondere con la fede, la preghiera e il perdono”.
Il Vescovo invita i fedeli a vivere questo momento con spirito di riparazione e di intercessione, trasformando la ferita in occasione di conversione e di rinnovata testimonianza cristiana: “Il fuoco che ha rovinato il Libro santo non può spegnere la fiamma della Parola di Dio nel cuore dei credenti. Essa rimane viva e operante, più forte del male, capace di rigenerare la speranza e di rinnovare la comunione. Chiediamo al Signore che questo gesto, anziché suscitare rancore, diventi per tutti un appello alla fede autentica, al rispetto del sacro e alla riscoperta della dignità di ogni persona”.
Nei prossimi giorni, nella chiesa di Oltreponte, verrà celebrato un momento di preghiera comunitaria e di riparazione, durante il quale sarà nuovamente intronizzato il Libro della Parola di Dio, come segno di una fede che “non si lascia vincere dal male”.
La diocesi ha infine ringraziato per la solidarietà ricevuta da cittadini, istituzioni e comunità religiose, e ha rinnovato l’invito alla preghiera “per la conversione di chi ha compiuto questo gesto e per la pace dei cuori”