Fiori nelle aiuole davanti ai sepolcreti chiusi: l’amarezza dei cittadini e la promessa di rinascita dei cimiteri
ALESSANDRIA – Qualche mazzo di fiori ha superato il limite tracciato dai nastri bianchi e rossi, come un braccio teso il più possibile per una carezza a qualcuno di amato che non c’è più. Chi non può raggiungere i propri familiari che riposano nei sepolcreti chiusi del cimitero di Alessandria domenica ha lasciato fiori e lumini anche nelle aiuole allestite dal Comune proprio per offrire uno spazio simbolico di raccoglimento.
Di fronte alle strutture transennate per ragioni di sicurezza, la tristezza cresce e si fa pungente soprattutto tra i cittadini che hanno visto aumentare il degrado all’interno del cimitero, anno dopo anno. Chi ha chiesto pulizia, sollecitato il taglio dell’erba e interventi di manutenzione, si è ritrovato a non poter posare neppure un fiore nel giorno della commemorazione dei defunti. E il dolore, in molti, è diventato rabbia.
Il sindaco Giorgio Abonante si è scusato con i cittadini e ha spiegando che dietro le transenne non c’è disinteresse da parte dell’amministrazione, ma la necessità di garantire sicurezza e porre rimedio ad anni di incuria. Solo da luglio il Comune è tornato a gestire direttamente i cimiteri, dopo aver revocato la convenzione con la società Gestione Cimiteriali, alla quale la precedente amministrazione Cuttica aveva affidato la manutenzione del cimitero di Alessandria e dei sobborghi, ha ricordato Abonante.
Per i mancati lavori e le carenze, Palazzo Rosso ha chiesto i danni, ma nel frattempo ha dovuto reperire risorse per avviare le prime manutenzioni in tutti i 14 cimiteri di città e sobborghi e, soprattutto, per finanziare con oltre 500 mila euro i lavori che consentiranno la riapertura in sicurezza dei cinque sepolcreti ad Alessandria. I fondi ci sono, ha assicurato il primo cittadino, ma servono i tempi tecnici per la gara pubblica, una procedura che non ammette scorciatoie. L’amministrazione garantisce la riapertura dei sepolcreti nel corso del 2026 ma il tempo della burocrazia resta lontano dal tempo della vita quotidiana dei cittadini. “Bastava venire a fare un giro al cimitero anni fa e ripassare ogni due settimane, come faccio io tutto l’anno, per capire la situazione”, rimprovera una cittadina. Altri si chiedono perché l’erba, tagliata con cura in occasione del 2 novembre, non sia stata mantenuta così anche negli ultimi mesi e, soprattutto, auspicano che d’ora in avanti resti come questa domenica: “Perché oggi, nonostante tutto, sembra un altro cimitero”, ha constatato una cittadina. E mentre il Comune lavora per restituire sicurezza e decoro ai cimiteri rimane come monito la delicatezza di quei fiori posati comunque, e nonostante tutto, da chi in quel gesto trova conforto e chiede dignità per i luoghi dove riposano i loro cari.