Autore Redazione
sabato
8 Novembre 2025
07:49
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Cronaca - Alessandria

Domenica flashmob con “statue viventi” di donne per liberare il mondo dagli stereotipi

Domenica flashmob con “statue viventi” di donne per liberare il mondo dagli stereotipi

ALESSANDRIA – Domani, domenica 9 novembre, dalle 16, le statue delle donne si riprenderanno le piazze di Alessandria. Si tratta di un flashmob promosso dal teatro del Rimbombo che da tre anni occupa alcuni spazi del centro cittadino, tra cui Piazzetta della Lega per celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Recentemente un’indagine ha messo in evidenza che in Italia e in genere nel resto del mondo ci sono pochissime statue di donne. La maggior parte ritraggono figure femminili in atteggiamenti stereotipati e con valenza allegorica. Pochissime statue ritraggono personaggi reali, ovvero le grandi donne che hanno contribuito alla storia politica, scientifica, culturale, sociale e sanitaria. Donne in carne e ossa che studiando, lavorando e lottando hanno contributo alla crescita della nostra società. Domenica 9 novembre prenderanno vita diversi personaggi, tra cui la pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi che ebbe il coraggio di denunciare uno stupratore; la straordinaria artista e icona femminile Frida Khalo; la blogger pakistana Malala Yousafrai, la più giovane vincitrice del premio Nobel per la Pace; l’eroina di Francia Giovanna d’Arco, protagonista della guerra dei Cento anni; l’aviatrice americana Amelia Earhart che nel 1928 effettuò la prima trasvolata dell’Atlantico; Lucrezia Borgia che nel Cinquecento fu consigliera di papa Alessandro VI; un’altra protagonista della storia italiana, questa volta del Medioevo, che fu Matilde di Canossa; la crocerossina della prima guerra mondiale Margherita Parodi; la psicoanalista Sabina Spielrein che a Mosca fondò l’Asilo bianco per curare i bambini ma che poi venne deportata e uccisa dai nazisti in quanto ebrea; sino ad arrivare ai nostri giorni con la giornalista e oppositrice al regime iraniano, Masih Alinejad e la nostra astronauta Samantha Cristoforetti, prima donna a comandare la Stazione spaziale internazionale.

Simbolo del flashmob sarà una luna di colore rosa: la “pink moon” che dà il nome alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare i governi e l’opinione pubblica mondiale sul problema della violenza contro le donne. In molti Paesi ogni anno a novembre vengono create installazioni di colore rosa o rosso che si ispirano alle scarpe che l’artista messicana Elina Chauvet nel 2009 posò nella piazza centrale di Ciudad Juarez, per ricordare le centinaia di donne rapite e uccise in quella città al confine tra il Messico e gli Stati Uniti. Dall’inizio del 2025 a oggi in Italia oltre 50 donne sono state vittime di femminicidi; complessivamente negli ultimi 1’ anni sono state 1041 le donne uccise dagli ex o dai partners.

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