Autore Redazione
giovedì
6 Novembre 2025
17:01
Condividi
Calcio - Cronaca - Sport - Acqui Terme - Valenza

Minacce e colpi proibiti nel calcio minore: 2 anni di squalifica per giocatore del Cassine, ridimensionati fatti SiCi Vado Valenza

Minacce e colpi proibiti nel calcio minore: 2 anni di squalifica per giocatore del Cassine, ridimensionati fatti SiCi Vado Valenza

VALENZA – Le decisioni del giudice di gara dopo i fatti avvenuti domenica scorsa sono stati ridimensionati dal giudice sportivo. Per la partita SiCi Vado Valenza-Castelnovese di terza categoria, terminata con un finale turbolento, il provvedimento disciplinare è stato comminato nei confronti del solo collaboratore espulso, C. P., fermato fino al 18 novembre 2025. La partita in questione aveva fatto discutere per le tensioni esplose nei minuti conclusivi della partita. Decisamente diversa la situazione nel campionato Under 18 Regionale dopo la gara tra Cassine e Valenzana Mado, dove il direttore di gara aveva sospeso l’incontro riferendo di aver udito nei suoi confronti alcune minacce di morte.

Il giocatore S.F dovrà scontare una squalifica di due anni. Dopo essere stato espulso per condotta violenta, si legge nel dispositivo, il giocatore avrebbe “per ben due volte spinto violentemente il direttore di gara, minacciandolo di morte. Non si ravvisano attenuanti che possano in qualche modo mitigare la pena“. Stop di sette giornate, inoltre, per un altro calciatore, A. B., allontanato dal campo “per espressioni irriguardose nei confronti del direttore di gara e che, prima ancora del provvedimento, “aveva corso verso il centrocampo per afferrare al collo un giocatore avversario e, dopo l’espulsione” avrebbe “minacciato di morte un altro calciatore della Valenzana Mado“. Il Giudice Sportivo ha comminato alla società acquese la sconfitta per 3-0 a tavolino e una multa di 200 euro che, si legge nella sentenza, tiene conto “del corretto comportamento dell’allenatore della squadra“. Il mister si è infatti recato negli spogliatoi per sincerarsi delle condizioni dell’arbitro e scusarsi dell’accaduto.

 

Condividi