Incidenti stradali, una strage “non più ammissibile”. A Novi una lezione che smonta le false percezioni del rischio
NOVI LIGURE – Oltre 3 mila morti in un anno solo in Italia. Un milione e trecentomila nel mondo. I numeri ricordati dall’Ispettore della Polizia di Stato Mariano Albertoni, responsabile dei progetti di educazione nelle scuole della provincia, parlano di una “strage non più ammissibile“.
Le statistiche illustrate al Teatro Giacometti di Novi Ligure durante la terza edizione provinciale della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada mostrano anche quanto sia ancora distorta la percezione dei rischi quando si è alla guida. Gli spot di auto e moto che svuotano le città e raccontano la guida come un divertimento ingannano il nostro cervello. Così, davanti a un test che ci chiede se riteniamo più pericoloso un giro in motorino o una nuotata nell’oceano a New Smyrna Beach, la spiaggia della Florida nota come la capitale mondiale degli attacchi di squali, la maggior parte di noi sceglie di salire in sella a uno scooter. Eppure, nella spiaggia dove avviene il 20% degli attacchi di squali a livello mondiale, le vittime sono state quattro in un anno. In Italia, nello stesso arco di tempo, ogni giorno otto persone perdono la vita in incidenti stradali.
Il confronto lo ha mostrato Stefano Guarnieri, presidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, parlando agli oltre 250 studenti delle scuole Ciampini-Boccardo e Amaldi di Novi che hanno riempito il teatro. La sala si è riempita di silenzio ed emozioni quando ai numeri sono stati dati volti e nomi. Guarnieri ha creato e guida la onlus che porta il nome di suo figlio Lorenzo, ucciso a Firenze a 17 anni da un automobilista positivo ad alcol e droga. Insieme alla storia di Lorenzo, Guarnieri ha portato a Novi anche quella di Francesco Valdiserri, travolto a 19 anni mentre camminava su un marciapiede a Roma da una automobilista che aveva bevuto prima di mettersi alla guida.
Stefano Guarnieri, insieme al papà di Francesco, il giornalista Luca Valdiserri, ha trasformato il dolore più lacerante in un impegno per la collettività che oggi parla anche attraverso il teatro. Nello spettacolo “Two (not) imaginary boys“, interpretato da Federico Diana e Domenico Sorrentino, i due genitori hanno immaginato un incontro tra i loro figli, entrambi vittime di omicidio stradale, per spiegare ad altri ragazzi che comportamenti sbagliati alla guida possono facilmente uccidere: “Non perché i giovani siano il problema, ma perché possono essere la soluzione”, ha sottolineat. Non meno toccante la testimonianza di Maria Grazia Di Virgilio, che ha ricordato il fratello Aldo, morto a 57 anni nell’impatto causato dal sorpasso di un automobilista che invase la corsia opposta a oltre 100 km/h in via Pavia ad Alessandria. Anche il dolore di Maria Grazia Di Virgilio, diventata referente per Asti e Alessandria dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada, oggi lancia un potente messaggio: “Ogni nostra scelta alla guida ha conseguenze sulla nostra vita e su quella degli altri”.
La giornata, organizzata dall’associazione Orizzonti Verdi con il supporto del Comune e della Polizia Locale di Novi Ligure, della Polizia di Stato, dell’Ufficio Scolastico Regionale, della Croce Rossa di Novi Ligure, dei Vigili del Fuoco si è chiusa con un lungo applauso. Un grazie alle voci che hanno saputo diffondere una consapevolezza che può trasformarsi in comportamento quotidiano e favorire quel cambiamento culturale indispensabile per ridurre – e si spera un giorno azzerare – il numero delle vittime della strada.