24 Novembre 2025
05:17
Oltregiogo vuole tornare grande: il piano per mettere insieme 65 comuni
PIEMONTE-LOMBARDIA-LIGURIA – Tornare ai fasti del passato e mettere insieme, sul serio, con un progetto completo, 65 comuni tra le province di Alessandria, Genova, Piacenza e Pavia. La proposta è dell’associazione Oltregiogo che intende creare il territorio interregionale omonimo grazie a un protocollo d’intesa tra Piemonte e Liguria. Le ragioni della richiesta affondano sulle radici storiche di un’area che, si spiega in un approfondito documento, poggia su un intreccio condiviso di tradizioni storiche, religiose, economiche e culturali. Per dare concretezza a questo percorso è stata anche convocata una riunione sabato 29 novembre, alle 9.30, nella Sala Consiliare del Comune Novi Ligure, capitale storica dell’Oltregiogo, in via Nicolò Girardengo 3. L’Oltregiogo comprende 65 Comuni distribuiti tra la provincia di Alessandria, Genova, Piacenza e Pavia, formando un’area che storicamente ha funzionato come cerniera fra Liguria e Pianura Padana. La capitale storica resta Novi Ligure, nodo strategico per commerci, difesa e scambi culturali. La sua identità è profondamente legata alla cultura genovese: dialetto, architettura, tradizioni religiose, artigianato e cucina presentano tracce ancora molto riconoscibili dell’influenza della Superba. Nel documento si ricorda come l’Oltregiogo sia stato per secoli fondamentale da un punto di vista difensivo: qui venne costruito il Forte di Gavi, uno dei perni del sistema militare genovese.
Il territorio, collocato sulle vie di collegamento tra Liguria ed Europa continentale, era attraversato da rotte commerciali cruciali come la Via del Sale. Proprio lungo queste vie viaggiavano merci, metalli, tessuti, ma soprattutto il flusso economico che ha reso Genova un grande centro finanziario. Le Fiere di Cambio di Novi Ligure e di Piacenza erano considerate tra le più importanti in Europa tra XVII e XVIII secolo, veri e propri crocevia per banchieri e commercianti. Il documento dedica ampio spazio al patrimonio ambientale dell’Oltregiogo: un paesaggio variegato di colline, torrenti e aree boschive che accolgono tre grandi parchi naturali:
Ente di Gestione Aree Protette Appennino Piemontese Parco dell’Antola Parco del Beigua – Unesco Global Park Fra i luoghi più rilevanti spiccano la Val Borbera, la Riserva del Neirone, i Calanchi di Rigoroso e il sito geologico GSSP Lemma nel comune di Carrosio, considerato un riferimento internazionale per la stratigrafia.
La rete di confraternite e oratori testimonia un legame profondo e storico con Genova: molte opere barocche conservate nei piccoli centri dell’Oltregiogo sono dei più importanti pittori e scultori genovesi del Seicento. Anche i monasteri hanno avuto un ruolo centrale: dall’Abbazia di Tiglieto, prima abbazia cistercense d’Italia, al Monastero di San Remigio a Parodi Ligure fino all’Abbazia di San Colombano nel Piacentino.
L’Oltregiogo è stato per secoli un territorio di produzione artigianale d’eccellenza: disboscamento per la marineria genovese, ferriere, cartiere e soprattutto l’arte della filigrana, poi sviluppata a Campo Ligure. Numerosi musei – come il Museo del Ferro e il Museo della Filigrana – valorizzano ancora oggi questo patrimonio. Ravioli, focaccia, cima, panissa, stoccafisso, castagne, amaretti e pesce conservato: i sapori dell’Oltregiogo sono un incontro diretto tra la cucina ligure e quella dell’entroterra appenninico, una mescolanza di tradizioni che riflette la storia di scambi e migrazioni tra le due regioni.
Dal 2022, grazie al lavoro dell’Associazione Oltregiogo, l’evento “Oltregiogo Days” porta nel territorio il modello dei Rolli Days genovesi: visite guidate, aperture di palazzi nobiliari, oratori e castelli appartenuti alle stesse famiglie genovesi che vivevano tra Genova e l’Oltregiogo.
I Comuni coinvolti sono cresciuti anno dopo anno, a testimonianza dell’interesse di cittadini e turisti.
Nell’ultima pagina del documento, i promotori chiedono formalmente alla Regione Piemonte di sostenere la proposta di riconoscere l’Oltregiogo come territorio culturale interregionale e di stipulare un protocollo di intesa con la Liguria.
L’obiettivo è chiaro: costituire un Distretto Turistico dedicato, fondato sulla comune identità storica, sulla vicinanza paesaggistica e sul valore ambientale, sostenuto da un territorio già ricco di Parchi naturali importanti, tra cui il Beigua, riconosciuto dall’UnescoUn territorio che unisce quattro regioni e quattro province
L’importanza strategica: dal sistema difensivo ai commerci
Paesaggi, biodiversità e siti naturalistici di pregio
Confraternite, oratori e monasteri: un patrimonio culturale condiviso
Artigianato storico: legno, ferro, carta e filigrana
Enogastronomia: un ponte tra Liguria e Piemonte
Gli “Oltregiogo Days”: la storia dei Rolli rivive nell’entroterra
La richiesta alle Regioni: verso un Distretto Turistico interregionale