24 Novembre 2025
15:58
“Nessuno chiede scusa. Guerra e violenza sulle donne”: storie e riflessioni partendo da Gaza
ALESSANDRIA – Il moltiplicarsi dei conflitti armati degli ultimi anni ha conseguenze drammatiche per donne e ragazze. Nella Striscia di Gaza oltre 28mila tra donne e ragazze hanno perso la vita dall’inizio del conflitto nell’ottobre 2023, in media due ogni ora, sono oltre il 67% delle vittime. Specularmente i conflitti moltiplicano la violenza sessuale, con lo stupro impiegato come arma di guerra. Circa 3.700 i casi verificati dalle Nazioni Unite nel solo 2023 (+50%). Numeri allarmanti ma con ogni probabilità sottostimati dal momento che molti casi non vengono denunciati o non possono essere verificati.
Molte di queste donne cercano rifugio in case abbandonate o cliniche distrutte, o sono costrette a dormire all’aperto, con il rischio di violenze, abusi, malattie e infezioni; quasi il 40% degli episodi segnalati riguarda minorenni e, in un terzo dei casi, bambine sotto gli 11 anni. 700mila donne e ragazze in età fertile non hanno assorbenti, acqua pulita, sapone e privacy, situazione che le costringe, tra le altre cose, a gestire le mestruazioni in condizioni di totale precarietà. A Gaza sarebbero necessari oltre dieci milioni di assorbenti ogni mese, ma meno di un quarto di questa quantità è effettivamente disponibile. Nei rifugi sovraffollati molte sono costrette a ricorrere a stracci o tessuti di fortuna senza poterli lavare adeguatamente, con conseguenze gravi: infezioni del tratto urinario, dolori cronici e complicazioni ginecologiche destinate a lasciare segni a lungo termine. Le donne palestinesi sono però anche delle “resistenti” e protettrici della vita, e anche quando le loro case crollano, organizzano file per il cibo, raccontano storie e ricuciono qualsiasi frammento di normalità riescano a trovare. La loro Resistenza non è sempre clamorosa, ma è instancabile.
A loro è dedicato l’evento “Nessuno chiede scusa – guerra e violenza sulle donne”, organizzato da una trentina di Associazioni del territorio alessandrino e dal Comune di Alessandria, nella giornata del 25 novembre contro la violenza sulle donne.
Il programma, rivolto soprattutto alle giovani generazioni, comprende al mattino la proiezione del film per le scuole presso Cultura e Sviluppo “Libere disobbedienti innamorate – In between” di Maysaloun Hamoud, storia di 3 ragazze palestinesi a Tel Aviv, preceduto dal saluto delle Autorità del Comune di Alessandria e da una introduzione di Maria Rita Balbo del Centro antiviolenza MeDea. Al termine il flash mob di MeDea “La violenza è una gabbia. Rompiamola insieme”.
Al pomeriggio alle 16.30 un workshop di yoga con Lorenza Novelli (è necessaria l’iscrizione a valentina.baldovino@culturaesviluppo.it). Per la sera alle 20 ci si sposta nella sede di Yggrda in via Verona 95 per un apericena con dolci del Maghreb preparati dagli allievi del corso pasticceria dell’Enaip, il reading di musica e poesia “Parole ribelli – Storie di resistenza delle donne palestinesi” a cura di Giulia Maino, attrice del Collettivo Amleta e con Chiara Castro e a seguire il concerto del gruppo Soul sister. Sarà allestita una mostra sulla Palestina e un corner con Amira per i tatuaggi con l’hennè.
“L’iniziativa nasce dal desiderio di offrire alla cittadinanza un’occasione di ascolto e approfondimento sulla situazione delle donne che vivono in contesti di guerra e, in particolare, delle donne palestinesi. In un contesto di precarietà estrema, loro sono protagoniste nella ricostruzione delle comunità, nella difesa dei diritti fondamentali e nella custodia della speranza, anche attraverso la maternità. Allo stesso tempo restano esposte a violenze e vulnerabilità che rendono urgente una risposta collettiva, internazionale e solidale, valorizzando la forza e la resilienza delle donne.”
Anche quest’anno Nova Coop conferma per il 25 novembre il proprio impegno nel contrasto alla violenza contro le donne. In questi giorni è possibile acquistare nei nostri punti vendite borse realizzate in collaborazione con la Fondazione Giulia Cecchettin, sugli scontrini e su molte confezioni di prodotti a marchio Coop è riportato il 1522-il numero anti violenza e stalking, i nostri Soci volontari promuovono la devoluzione dei punti raccolti facendo la spesa a favore del progetto delle case rifugio promosso dalla Regione Piemonte e, in collaborazione con differenti partner territoriali, organizzano iniziative di informazione e sensibilizzazione. Per Nova Coop questo è un impegno che non finisce in questa settimana. La campagna Coop “Close the gap“, iniziata ormai da alcuni anni, è fatta di azioni e impegni concreti per promuovere la parità di genere, combattere le disparità e ridurre le differenze con l’obiettivo di portare avanti un dialogo su temi importanti, coinvolgendo i clienti, le socie e i soci, i dipendenti e i fornitori di prodotto a marchio.