27 Novembre 2025
15:23
“Cooperiamo per il frumento alessandrino”: il 3 dicembre il convegno che rafforza la filiera cerealicola del territorio
ALESSANDRIA – Un appuntamento per fare il punto su un anno di lavoro condiviso e, allo stesso tempo, per rilanciare le sfide future della cerealicoltura locale. Martedì 3 dicembre 2025, alle 10, la Camera di Commercio di Alessandria ospiterà il secondo convegno annuale del progetto “Cooperiamo per il frumento alessandrino”, promosso da SATA S.r.l., Settevie Soc. Coop. Agricola e Centro Agricolo San Michele.
Il progetto, giunto al secondo anno di attività, nasce con un obiettivo chiaro: costruire una filiera del frumento tenero sempre più solida, tecnica e collaborativa, capace di mettere intorno allo stesso tavolo agricoltori, cooperative, consulenti e imprese del comparto. Un percorso che punta sull’innovazione e sul confronto costante per valorizzare la produzione cerealicola della provincia.
Il convegno del 3 dicembre sarà il momento in cui queste sinergie diventano concrete e visibili. In programma la presentazione dei risultati delle attività 2024/2025 e delle principali ricadute emerse sul piano agronomico e organizzativo nel corso dell’annata: un bilancio che servirà a individuare ciò che ha funzionato e quali aspetti migliorare per rendere la filiera ancora più competitiva.
Non solo consuntivi: l’incontro sarà anche occasione per annunciare ufficialmente l’avvio della stagione 2025/2026 e per presentare l’azienda agricola che ospiterà l’openday tecnico di maggio 2026. Un appuntamento ormai centrale nel percorso “Cooperiamo”, dedicato alle prove in campo, alla sperimentazione collettiva e al confronto diretto tra i protagonisti della filiera.
Il progetto continua così la sua crescita, rafforzando il ruolo della provincia di Alessandria come uno dei territori più attivi e significativi nella coltivazione del frumento tenero a livello nazionale. La mattinata si chiuderà con una tavola rotonda e un momento conviviale, pensati per favorire il dialogo tra istituzioni, tecnici e operatori del settore: perché la forza della filiera passa anche dalla capacità di costruire reti e condividere conoscenze.