1 Dicembre 2025
11:34
Qualità della vita 2025, Alessandria scende al 70° posto: cresce l’economia, ma pesano ambiente e cultura
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – La provincia di Alessandria perde sei posizioni e torna al 70° posto tra 107 province italiane nell’ultima indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Come ogni anno il quotidiano economico compone la graduatoria incrociando decine di indicatori statistici che misurano benessere, servizi, dinamismo economico e coesione sociale. Il risultato per l’Alessandrino è un quadro fatto di luci – soprattutto su lavoro, sicurezza e alcuni parametri demografici – e ombre che frenano la risalita, in particolare sul fronte ambientale e dell’offerta culturale.
La discesa di sei posti è il frutto di movimenti diversi dentro le sei macro-aree. Il dato migliore rimane quello legato al saldo migratorio totale: la differenza fra iscritti e cancellati all’anagrafe per trasferimento colloca Alessandria al 2° posto nazionale secondo i dati Istat 2024. È un segnale forte: la provincia continua ad attrarre residenti o a trattenere popolazione, un elemento che, in un Paese segnato dallo spopolamento, pesa sulla qualità complessiva della vita.
Sul versante opposto, la performance peggiore riguarda l’età degli amministratori comunali: pochi under 40 nelle giunte e nei consigli comunali e Alessandria resta 105ª su 107 province. Il ricambio generazionale nella politica locale è quindi uno dei punti più critici rilevati dall’indagine.
Guardando alle macro-aree dell’indice finale, emerge un andamento “a fisarmonica”:
Ricchezza e consumi: 44° posto, ma con una perdita di 15 posizioni.
Affari e lavoro: 67° posto, in miglioramento di 8 posizioni.
Giustizia e sicurezza: 40° posto, +12 posizioni.
Demografia e società: 75° posto, +13 posizioni.
Ambiente e servizi: 83° posto, -4 posizioni.
Cultura e tempo libero: 77° posto, -12 posizioni.
Economia e lavoro: segnali di vitalità
Dentro la voce Affari e lavoro il Sole 24 Ore rileva un aumento delle startup innovative: +2,4% rispetto al 2024. Non è un balzo clamoroso, ma indica un ecosistema imprenditoriale che si muove nonostante le incertezze generali.
Nella stessa area “Ricchezza e consumi” il territorio vede crescere diversi indicatori economici:
Valore aggiunto pro capite in aumento del +16,9%.
Canone medio di locazione +15,2%.
Prezzo medio di vendita delle abitazioni +6,3%.
Sono numeri che raccontano un’economia provinciale che produce di più e un mercato immobiliare in rialzo. Ma il calo in classifica della macro-area suggerisce che, mentre Alessandria migliora, altre province corrono più veloce o partivano da una base già più alta in termini di redditi, servizi e potere d’acquisto.
Sicurezza: un passo avanti
La macro-area Giustizia e sicurezza è una delle note più positive dell’anno: Alessandria sale al 40° posto (+12). Anche nell’indice generale della criminalità la provincia si colloca 36ª su 107, quindi nella metà alta della classifica. Restano però alcune fragilità specifiche: l’indicatore meno favorevole riguarda le rapine in banca, dove Alessandria è 15ª. Il miglioramento complessivo indica comunque un territorio percepito come più sicuro rispetto a molti altri contesti urbani italiani.
Demografia: più giovani, ma meno laureati
In Demografia e società la provincia guadagna 13 posizioni (75ª), trainata da alcuni dati incoraggianti: tasso di natalità in crescita del +5,9% e indice di vecchiaia in lieve miglioramento (-2,1%): meno squilibrio tra anziani e giovani rispetto all’anno precedente.
Il rovescio della medaglia è il forte arretramento nel tasso di laureati 25-39 anni, che cala del -10%. È un campanello d’allarme per la qualità del capitale umano: significa che la provincia rischia di perdere attrattività per i giovani più formati o di non riuscire a “produrre” abbastanza competenze avanzate.
Gli indici generazionali fotografano una situazione intermedia. La qualità della vita dei giovani colloca l’Alessandrino al 38° posto, ed è quindi relativamente buona. Se si guarda a bambini e anziani la provincia scende in 65ª posizione, livello più vicino alla media nazionale.
Ambiente e servizi: migliorano mobilità dolce e differenziata, ma non basta
È una delle aree che trascinano verso il basso l’indice finale. Alessandria è 83ª e perde 4 posizioni, pur mostrando miglioramenti importanti: raccolta differenziata: +37,6% (65ª in classifica) e piste ciclabili: +53% (40ª). Sono passi avanti che raccontano investimenti e un cambio di passo su sostenibilità e mobilità. Ma resta elevata la motorizzazione (37ª), cioè il numero di auto circolanti ogni 100 abitanti: un dato che spesso si accompagna a traffico, consumo di suolo, inquinamento e dipendenza dall’auto privata. In sostanza, la provincia migliora su alcune leve “green”, ma sconta ancora un modello di mobilità e servizi urbani non pienamente aggiornato.
Cultura e tempo libero: l’area che arretra di più
La macro-voce più negativa nell’anno è Cultura e tempo libero: 77ª posizione e -12 posti. Tra gli indicatori: librerie in calo (-6,3%) e indice di sportività in leggero peggioramento (-1).
La lettura è duplice: da un lato c’è una contrazione dell’offerta culturale tradizionale (le librerie restano un presidio importante nei centri urbani), dall’altro la vitalità sportiva non basta a compensare. Il rischio è quello di una provincia con meno spazi di socialità e di produzione culturale, fattore che incide sulla qualità percepita soprattutto da giovani e famiglie.
Un territorio che tiene, ma deve scegliere dove accelerare
La provincia di Alessandria mostra quindi una base solida ma vuole tornare a scalare posizioni, il Sole 24 Ore indica implicitamente tre fronti strategici: rafforzare servizi e sostenibilità, trattenere e attrarre laureati, ricostruire un’offerta culturale diffusa. Perché la qualità della vita non è solo un indice statistico: è l’equilibrio quotidiano tra lavoro, relazioni, opportunità e futuro. E la classifica 2025 dice che Alessandria ha gli strumenti per migliorare, ma non può più permettersi di restare ferma su alcune fragilità storiche.