Volti e disegni sui muri di Alessandria e torna il dibattito: street art o vandalismo?

ALESSANDRIA – Ad Alessandria, ha segnalato il fotografo alessandrino Gianluca Talento, sono apparsi dei nuovi “segni” grafici che rientrano nel concetto, molto ampio, di Street Art. Non sono più solo di tag (sigle e numeri), spiega il fotografo, ma “veri e propri disegni e personaggi, che riaprono il dibattito sul confine tra libertà di espressione e deturpamento“.

“L’episodio più recente e significativo riguarda il muro intonso del nuovo Supermercato Coop (lato sinistro) – continua Talento – dove sono comparse due opere d’impatto: un volto diabolico/stregonesco con occhiali e un lucchetto in fronte (con la firma “824” accanto), e una creatura stilizzata simile a un diavolo o un felino”. Il tema posto dal fotografo è interessante e sempre controverso, vale a dire se questo tipo di azione sia da considerare come un atto di vandalismo su un muro nuovo e pulito, o la necessità di artisti (o un singolo artista) di trovare una collocazione e uno spazio di espressione in città. La risposta è meno semplice di quanto si possa pensare in realtà.

Se, legittimamente, i proprietari delle case vittime di queste azioni possono alzare la voce rispetto al problema, dovremmo anche considerare il fatto che, per esempio, alcune testimonianze storiche che oggi ammiriamo sono frutto proprio di quelli che ai tempi potrebbero essere stati considerati come atti “vandalici”. Pensate a Pompei o anche semplicemente alle frasi scritte dai militari sui mattoni della cittadella che oggi leggiamo ad Alessandria. Perfino alcune frasi scurrili di allora sono il “segno” di un tempo cristallizzato da quelle scritte. Talento intanto con acume pone il problema e spiega come “il ritorno di disegni così elaborati suggerisce che c’è una vivacità creativa che cerca visibilità, sfidando la linea sottile che lega etica e libera espressione artistica. Forse è il momento di riaprire il dialogo in città sulla possibilità di spazi legali dedicati alla Street Art“.