11 Dicembre 2025
14:48
Ex Ilva di Novi, sospeso il presidio dopo 9 giorni: riparte un reparto e cala la cassa integrazione
NOVI LIGURE – Dopo nove giorni di presidio permanente davanti allo stabilimento Acciaierie d’Italia in A.S. (ex Ilva) di Novi Ligure, i lavoratori tornano a casa. Nella giornata di mercoledì 10 dicembre le segreterie provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Alessandria, insieme alla Rsu di stabilimento, hanno infatti deciso di sospendere la mobilitazione, valutando come un primo risultato concreto gli impegni assunti dall’azienda nel corso dell’ultimo incontro.
Al termine del confronto tra la Rsu e la Direzione aziendale, la società ha comunicato la ripartenza del reparto di ricottura statica, che era stato fermato a tempo indeterminato, e un ridimensionamento del numero di dipendenti interessati dalla cassa integrazione. Per i lavoratori che resteranno in ammortizzatore sociale sono stati inoltre annunciati corsi di formazione dedicati, mentre durante la fermata natalizia l’azienda si è impegnata a programmare attività di manutenzione.
Un altro punto considerato importante dalle organizzazioni sindacali è la disponibilità espressa da Acciaierie d’Italia a sollecitare un incontro a Palazzo Chigi sul futuro del gruppo e sulle prospettive industriali e occupazionali dello stabilimento novese. Un passaggio ritenuto decisivo per dare un orizzonte più chiaro alla vertenza e chiamare in causa direttamente il Governo.
La decisione di sospendere il presidio è stata condivisa anche con i lavoratori presenti ai cancelli, che in questi nove giorni hanno garantito una presenza continua davanti alla fabbrica. Fim, Fiom e Uilm parlano di “risultato della tenace lotta di tutti coloro che, con il loro impegno, hanno permesso di arrivare a questa soluzione”, ricordando però che si tratta solo di una risposta parziale ai problemi dello stabilimento e del gruppo.
Le organizzazioni sindacali ribadiscono infatti di essere consapevoli che servirà ancora un forte impegno per ottenere una soluzione definitiva, in grado di garantire una prospettiva produttiva e occupazionale stabile per tutti i lavoratori di Acciaierie d’Italia.
La Rsu e i lavoratori dello stabilimento di Novi Ligure, insieme alle segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm, hanno infine ringraziato le istituzioni che in queste settimane si sono spese sulla vertenza: in particolare il prefetto di Alessandria, il sindaco di Novi Ligure e tutti coloro che, in forme diverse, hanno sostenuto la lotta dei lavoratori. Un sostegno che, sottolineano i sindacati, ha contribuito a far sì che l’iniziativa “pagasse” e portasse a un primo risultato concreto.