Autore Redazione
giovedì
18 Dicembre 2025
17:33
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Cronaca - Alessandria

Anche agricoltori alessandrini a Bruxelles per contestare le politiche dell’Ue

Anche agricoltori alessandrini a Bruxelles per contestare le politiche dell’Ue

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Anche una delegazione alessandrina ha preso parte alla manifestazione degli agricoltori a Bruxelles contro il taglio di 90 miliardi di fondi Pac che minerebbe il futuro del settore. Per la Confederazione italiana agricoltori sono presenti la presidente provinciale Daniela Ferrando insieme a Ivano Andreos, e Daniele Carenini, in rappresentanza del tessuto agricolo della Cia alessandrina. Insieme a loro altri coltivatori piemontesi delle altre categorie, come la Coldiretti Alessandria con il presidente Mauro Bianco e il direttore Roberto Bianco, tutti per spiegare come Non sia questa l’Europa che vogliamo” e denunciare la “deriva autocratica imposta da Von der Leyen. Secondo i coltivatori l’Ue vuole togliere risorse alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati, minando così anche la salute dei cittadini consumatori.

In un momento in cui tutte le altre potenze investono sempre di più nell’agricoltura, ritenuta da tutti, tranne che dall’Europa, una risorsa strategica, Coldiretti ha ribadito come Von der Leyen non sia assolutamente in grado di gestire il ruolo istituzionale che ricopre e che oggi c’è un grande bisogno di Europa, ma di un’Europa diversa, più coraggiosa, meno ideologica e più vicina ai problemi reali.

Assieme al presidente e al segretario generale di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, sono presenti agricoltori e agricoltrici provenienti da tutta Italia, compresi molti giovani che saranno le prime vittime della riduzione del 25% dei fondi della Politica agricola comune e della sua diluizione in un fondo unico. Per l’Italia si tratta di un taglio netto di 9 miliardi, che salgono a 90 se si considera l’intera Ue.

Una decisione irresponsabile di Von der Leyen che provocherà il tracollo della produzione agroalimentare europea, favorendo un boom di importazioni da Paesi come quelli del Mercosur, privi degli stessi standard su utilizzo di pesticidi, protezione ambientale e diritti dei lavoratori – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Quello del Mercosur, infatti, è un accordo ancora denso di lacune che non vengono sanate neppure dagli emendamenti recentemente approvati dal Parlamento europeo e che potrà essere approvato solo dopo l’introduzione reale e vincolante dei principi di salvaguardia e di piena reciprocità, e non di clausole formali o strumentali”.

Le guerre e i conflitti commerciali di questi ultimi anni hanno fatto emergere la centralità del cibo e la necessità di sviluppare filiere agroalimentari quasi autonome. Tutto questo non può essere minacciato da politiche che non salvaguardano il settore. “Da un lato l’Ue favorisce l’ingresso di prodotti coltivati con pesticidi e sfruttamento del lavoro, dall’altro massacra le nostre aziende con la burocrazia, accanendosi spesso su chi è più debole. Non siamo contro gli accordi commerciali, ma servono reciprocità e regole uguali per tutti”.

Noi siamo europeisti per vocazione, non esiste un altro settore produttivo, in Italia, che abbia avuto più dell’agricoltura e dell’agroalimentare un rapporto così profondo e continuativo con il meccanismo europeo – ha affermato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco. Ma questa Europa ha bisogno di uscire dal coma in cui la stanno gettando i tecnocrati. Diciamo no al furto dei fondi degli agricoltori per pagare bombe e carri armati. Ci battiamo contro la deriva autocratica di una Commissione che ha completamente marginalizzato il Parlamento, eletto dai cittadini, e ostracizza corpi intermedi, rappresentanze e sindacati, reputati ancoraggi democratici che ne intralciano il percorso. Serve un’Europa diversa”.

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