Addio ad Angelo Uva, il “gentleman di Varengo”: Gabiano saluta una colonna del tamburello

GABIANO – Gabiano si stringe nel ricordo di Angelo Uva, figura molto conosciuta e stimata in paese, scomparso questo martedì a 93 anni. Il Comune lo ricorda come “il gentleman di Varengo”: un modo semplice e diretto per raccontare una persona che, nella comunità, ha lasciato un segno vero.

Uva era un uomo sempre gentile, mai sopra le righe, poco incline alla polemica e disponibile al dialogo, con quel “buon senso” tipico della terra monferrina. Un tratto umano che lo ha reso, prima ancora che sportivo, un punto di riferimento.

Ma il nome di Angelo Uva è legato anche – e profondamente – al gioco del tamburello, sport che ha vissuto da protagonista. Era conosciuto con il soprannome di “John”, un omaggio alla sua correttezza e a un fair play “tipicamente inglese”, come sottolinea il post del Comune. Nel suo palmarès spiccano due titoli di campione d’Italia, oltre a numerosi altri successi che ne hanno fatto un atleta rispettato e ammirato.

Tra le doti che lo distinguevano, vengono ricordate resistenza fisica e precisione, qualità che lo facevano eccellere. E quell’amore per il tamburello non lo ha mai abbandonato: anche negli ultimi tempi, Angelo non mancava alle partite importanti. Quando arrivava, racconta l’amministrazione, tanti appassionati andavano a salutarlo e lui si ricordava di tutti: un dettaglio che dice molto del legame costruito negli anni, dentro e fuori dal campo.

Il saluto del Comune è un abbraccio collettivo: “Ora incontrerai tanti amici, giocatori e tifosi che hanno gareggiato con te e ti hanno applaudito durante le tue grandi partite. Ti sia lieve la terra caro Angelo. Ci mancherai”. Un addio che, in poche righe, racchiude la gratitudine di un’intera comunità.

(in copertina foto tratta dalla pagina Facebook del Comune di Gabiano)