Addio all’alessandrino Enrico Noto, regista e manager di Radio Italia

ALESSANDRIA – Si è spento, a 66 anni, l’alessandrino Enrico Noto, regista e manager di Radio Italia. Professionista riservato ma centrale nelle produzioni dell’emittente, aveva raccontato la sua esperienza a Radio Italia in un articolo de La Stampa firmato da Alessandra Dellacà. Noto è stato direttore tecnico del reparto che rende possibili dirette, programmi ed eventi in esterna, seguendo la preparazione e la gestione di trasmissioni e appuntamenti dal grande impatto mediatico.

Tra gli impegni più importanti, l’immancabile Festival di Sanremo, seguito anno dopo anno, e l’organizzazione a Milano di “RadioItaliaLive – Il Concerto”, considerato uno dei più grandi eventi gratuiti di musica italiana in diretta radio e video.

La sua storia professionale affonda le radici a Telecity, dove lavorò con competenza e passione in diversi settori, dall’audio ai ruoli in regia. Proprio a Telecity lavorava anche la moglie Concetta, responsabile dei montaggi dell’emittente di Castelletto d’Orba. In queste ore, tutta la redazione di Telecity ha espresso un messaggio di vicinanza e cordoglio alla moglie e alla figlia di Enrico, Silvia, che l’aveva reso nonno di due nipoti.

A ricordarlo con parole cariche di affetto e gratitudine è stata anche la giornalista Alessandra Dellacà, che su Facebook traccia il ritratto di un uomo capace di unire entusiasmo, delicatezza e professionalità: “Grazie, Enrico, per l’uomo che sei stato e per la delicatezza del tuo essere, soprattutto a sostegno di cause in cui tu, per primo, riponevi fiducia e speranza“.

Un ricordo che si fa ancora più concreto in attenzioni che raccontano molto più di mille parole: “Non dimenticherò il tuo aiuto al fianco di noi volontari dell’associazione Franca Cassola Pasquali: puntuale, ogni estate, mi chiamavi tu, ricordandomi di non dimenticarmi di mandarti a settembre il comunicato stampa per far annunciare, anche su Radio Italia, il nome dell’artista che si sarebbe esibito a Castelnuovo per la lotta contro il tumore al seno. Era un appuntamento fisso, diventato negli anni una piccola tradizione: una telefonata, una chiacchierata “bella”, gli aggiornamenti da scambiarsi e quella promessa, ripetuta con naturalezza, di ritrovarsi poi con calma davanti a un caffè, insieme a Concetta. Un modo di esserci che oggi appare ancora più prezioso, perché fatto di una presenza reale, discreta, fedele. Altri momenti belli, che mi ricordano te, li porterò per sempre nel mio cuore“, conclude la giornalista di Telecity. E in questa frase c’è la misura di un legame che resta quando una persona riesce, con il proprio modo di vivere e di lavorare, a lasciare qualcosa di buono negli altri.