17 Agosto 2017
19:05
Tatiana dopo l’attentato a Barcellona: “Ancora tremo e piango”.
AGGIORNAMENTO ORE 07.23 – La Spagna oggi non ha dormito e una città festosa come Barcellona vive ora nel silenzio quasi surreale. Lo ha raccontato anche l’alessandrina Tatiana Orsi, la 29enne residente a Barcellona per lavoro da due anni e mezzo. Lei abita a due chilometri dal luogo dell’attentato ma come ha raccontato sul suo profilo facebook: “Quello che abbiamo visto è stato terribile, viverlo in prima persona con ambulanze e macchine della polizia che passano ogni momento sotto casa e le loro sirene incessanti.. ci ha fatto stare male! Prego per tutti quelli che oggi erano sulla Rambla e per tutto ció che è accaduto che fa totalmente schifo!! Quella è la mia zona percorro quella strada mille volte un anno fa abitavo proprio nel luogo dell’attentato oggi per non so quale scelta sono stata a casa non sono uscita… non mi sono trovata nella tragedia… ma è stato cmq una cosa indescrivibile ancora tremo e piango… perché non possono succedere ste cose… Odio veramente tutti e la cosa peggiore è la paura che hanno messo in questa città .. che adesso è super silenziosa e non più ridente..”. Come ha raccontato Tatiana oggi a mezzogiorno, sulla Rambla, verrà osservato un minuto di silenzio. Intanto nella notte in Spagna a Cambrils è stato sventato un altro attentato. Sei persone e un agente feriti e cinque attentatori uccisi è il bilancio dello uno scontro a fuoco con la polizia avvenuto a 120 chilometri a sud di Barcellona, nella provincia di Tarragona, in un nuovo attacco poche ore dopo la strage sulla Rambla del capoluogo catalano. Uno dei civili feriti è in gravi condizioni. Il Mossos, la polizia catalana ha ucciso quattro presunti terroristi in una sparatoria e un quinto gravemente ferito è morto più tardi. Indossavano tutti cinture esplosive ed erano armati. Secondo fonti ufficiali, l’operazione dei Mossos è cominciata intorno all’1.30 nella zona del porto, quando una Audi A3, dopo aver investito i passanti, si e’ scontrata con un veicolo dei Mossos d’Esquadra ed e’ iniziata la sparatoria, dopo un inseguimento, al termine della quale tutti i i cinque presunti terroristi sono stati uccisi. Il poliziotto è ferito in modo lieve.
Come confermato dal capo dei Mossos d’Esquadra, Josep Lluis Trapero, l’attacco di questa notte a Cambrils è collegato a quello di ieri pomeriggio a Barcellona. AGGIORNAMENTO ORE 19.20 – La polizia catalana ha ritrovato a Vic, vicino Barcellona, il secondo furgone che gli attentatori avrebbero affittato per scappare dopo aver compiuto l’attentato alla rambla a Barcellona. Ne dà notizia l’emittente televisiva spagnola TV3 che cita fonti ufficiali.
BARCELLONA – Tutta Barcellona è con il cuore in gola per un attentato avvenuto nel pomeriggio. Dalle prime informazioni raccolte sono almeno tredici le persone morte dopo essere state travolte da un furgone che si è gettato sulla folla sulla Rambla. Il mezzo ha eprcorso la via a zig zag per colpire il maggior numero di gente possibile come ha scritto “Vanguardia“. Il mezzo è entrato nell’arteria pedonale all’altezza di placa Catalunya, procedendo sulla Rambla per circa 600 metri, guidando a zig zag. Il veicolo è poi andato a sbattere contro uno dei chioschi di Pla de la Boqueria. L’autore o gli autori dell’attacco sono ora trincerati nel bar “Luna de Estambul”. A poche centinaia di metri dal luogo dell’attentato c’è anche una alessandrina, Tatiana Orsi, 29 anni, da due anni e mezzo a Barcellona per lavoro. Si trova al sicuro ma barricata in casa a due chilometri dal luogo in cui si è consumata la tragedia, come lei stessa ha raccontato: “ci hanno detto di chiuderci in casa perché sono armati, sono in giro e hanno scoperto che ci sarebbe anche un altro furgone. Noi siamo nell’appartamento adesso, chiusi perché c’è lo stato d’allerta e ci hanno detto di rimanere qui fermi. Stiamo guardando i telegiornali per capire cosa sta succedendo“.
Tatiana sta vivendo con apprensione un pomeriggio che ha sconvolto tutti. Il governo catalano ha disposto la chiusura della stazioni di metro della Plaza Catalunya. La polizia ha invitato i negozianti a chiudere i loro locali quale misura di precauzione. Sono circa 600 le persone bloccate in alcuni ristoranti nella zona di Barcellona. Tatiana per esempio ha raccontato di “una amica chiusa in un negozio” proprio sulla rambla. Nel link uno dei video ripresi da amici di Tatiana.