28 Agosto 2017
05:00
Già staccati i primi grappoli d’uva. La siccità anticipa la vendemmia
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – I primi grappoli d’uva Pinot e Chardonnay sono già stati staccati, con circa due settimane d’anticipo. Nei vigneti dell’acquese sono prossime alla vendemmia anche le uve aromatiche, come il Moscato e Brachetto. Partirà circa 10 giorni prima anche la vendemmia a Gavi che dovrebbe aprire le cantine il 7 settembre.
La vendemmia 2017 sconta le gelate tardive e la siccità estiva che non hanno solo costretto gli agricoltori ad accelerare i tempi. In molti vigneti i grappoli sono pochi e striminziti dalle tante settimane senza piogge. La qualità, però, è “elevata”, ha garantito il Direttore Provinciale Cia di Alessandria Carlo Ricagni. Anche se non si può parlare di “annata fortunata” la bontà dell’uva forse riuscirà a compensare, almeno in parte, il calo di produzione stimato in circa il 20%.
La siccità, purtroppo, non ha risparmiato neppure l’uva nera. I grappoli di Dolcetto, Barbera e Grignolino nelle zone del casalese verranno raccolte con 15-20 giorni di anticipo. Sulle colline monferrine i tempi della vendemmia sono sempre più simili a quelli in terra siciliana, dove si è però più abituati a lavorare in vigna con temperature ancora intorno ai 30°. Nell’Azienda Agricola Bottazza di Casale, il produttore Giorgio Leporati inizierà questa settimana la raccolta delle uve Chardonnay “che sconteranno un calo del 10/20%.” A causa della siccità, infatti, i grappoli sono asciutti, ha spiegato il produttore vitivinicolo associato a Confagricoltura. Nel cielo di nuvole cariche di pioggia ancora non se ne vedono e visto il tempo Grignolino e Bonarda potrebbero già essere raccolti ai primi di settembre. “I vini saranno più strutturati sia come alcol che come corpo. L’alcool avrà valori piuttosto alti, superiori di mezzo grado circa per ogni vino. Avremo sicuramente dei problemi in fermentazione, perché le uve saranno calde e molti viticoltori che non hanno i frigoriferi dovranno attrezzarsi con il ghiaccio secco o vendemmieranno nelle prime ore delle mattine”.
A patire meno la siccità è l’uva Moscato “nel complesso bella, soprattutto per chi ha lavorato bene in vigna, anche se c’è molta variabilità” ha sottolineato il produttore Alessandro Bonelli, anche presidente di Zona della Cia di Acqui Terme. Con qualche goccia d’acqua il raccolto di quest’anno sarà salvo ma nell’acquese si temono nuovi forti temporali. La grandine delle scorse settimane ha già provocato “ingenti danni”. “Positiva” ha sottolineato Bonelli è comunque “l’assenza, nel complesso, di patologie nei vigneti”.
Nonostante gelate, siccità e improvvisi e violenti temporali, per alcuni viticoltori questa sarà “una buona vendemmia“. Il raccolto si prospetta positivo nei 27 ettari dei “Vigneti Massa”, dove si registrano solo il 5-10% di danni. “Non piove da aprile e le viti patiscono il caldo e siccità. Ho scelto di adottare una strategia, innaffiando le foglie, nelle ore più indicate, con acqua potabile. Trattando alcuni filari, ho notato margini di miglioramento – ha spiegato Walter Massa titolare dell’azienda tortonese – L’uva è più bella, idrata e la pianta sta meglio”.
La vendemmia oggi non è più “segnata dai ritmi fissi da calendario” e Walter Massa ha deciso di partire subito con il Timorasso “per avere un prodotto di qualità senza eccedere nella gradazione”. “Abbiamo gli strumenti per identificare il grado di zucchero e scegliere, così, il momento più opportuno per staccare i grappoli. Per produrre vino bisogna essere degli artisti perché il paziente lavoro nelle vigne è una vera arte”.
La forte siccità aiuterà poi il passito di Moscato che non avrà bisogno di molto tempo al sole per asciugarsi dopo la raccolta. La paura di avere acini troppo concentrati e simili all’uva sultanina hanno comunque spinto anche in questo caso ad anticipare la vendemmia.
“Questa sarà sicuramente ricordata come una vendemmia difficile, a causa delle condizioni meteo veramente avverse. Mi auguro che ci sia una decisa ripresa dei prezzi sia dei vini che delle uve, perché al momento in molti casi non consentono una giusta redditività, soprattutto per i venditori di uva e i soci delle cantine sociali” ha commentato il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, anche lui impegnato in questi giorni nelle operazioni di raccolta delle uve nella sua Tenuta Guazzaura a Serralunga di Crea.
Costretti a mettersi già al lavoro tra i filari, i vignaioli dell’alessandrino sperano di vedere finalmente introdotte misure per tutelare i raccolti dai cambiamenti climatici. Le assicurazioni risarciscono i danni per le gelate tardive e la grandine. In caso di lunghe settimane di siccità, però, non è previsto alcun sostegno. “Salvare il reddito di quest’anno non è possibile. Da subito è però indispensabile una maggiore attenzione ai cambiamenti climatici da parte delle Istituzioni e azioni per tutelare le aziende” ha sottolineato il presidente provinciale Cia Carlo Ricagni.