Autore Redazione
venerdì
1 Settembre 2017
14:49
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Cronaca - Alessandria

Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi

Per la 'festa del sacrificio' una festa con gli amici italiani e albanesi. "Io mi sento alessandrina".
Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi

ALESSANDRIA – Si chiama Eid Al Adha, in italiano festa del sacrificio, e rappresenta la più importante prova superata da Abramo, che,  obbediente al disposto divino di sacrificare il figlio, alla fine uccise un montone grazie all’intervento di un Angelo. Per i musulmani si tratta di un momento profondamente significativo dal punto di vista religioso che ricorda la completa sottomissione a Dio, ed è una festività da condividere con tutti, soprattutto con chi non può permettersi la carne. Per questa ragione oggi, anche ad Alessandria, le porte di chi celebra questa festa sono aperte esattamente come accade per Faracha, in via della Santa ad Alessandria. Un modo anche per spazzare via barriere e promuovere la conoscenza, come ha spiegato Faracha: “Io ho aperto la porta e ora festeggiamo con i nostri vicini e siamo molto contenti di avere molta gente qui in questa giornata“. Vicino a lei infatti Maria, italiana, e un’altra inquilina-amica albanese a dimostrazione che “quando c’è il rispetto e non c’è razzismo, si può vivere tutti insieme senza problemi. Noi abitiamo in un alloggio popolare e per noi è il più bello del mondo perché viviamo con tutti, come in una famiglia. Nel nostro palazzo siamo marocchini, italiani, albanesi e viviamo serenamente e questa è la cosa bella”.

Ogni giorno però il tema dell’immigrazione e degli stranieri è sui media, oggetto di discussione e questo Faracha lo sa, lo sente sulla propria pelle il dolore dei pregiudizi: “Tutte queste cose mi fanno malissimo perché le persone che mi conoscono sanno che persona sono, però quando mi allontano e vedo gli sguardi e i pregiudizi. Io lavoro in una casa di riposo e nei periodi degli attentati, quando entravo con il velo, mi osservavano sospettosi. Ad esempio mio marito un giorno è venuto a prendermi con l’auto fuori dal posto di lavoro e hanno sospettato di lui, per via della sua barba, hanno cominciato a chiedere cosa facesse lì.”

I pregiudizi sono il vero dramma, ha spiegato Faracha, e spesso sono falsi e generalizzano in maniera drammatica: “Io quando ero in Marocco degli italiani sentivo dire che erano tutti mafiosi ma non ho mai visto questo. Sono 12 anni che abito qui e non ho mai visto nulla di male. Gli stereotipi sono pericolosi, valgono per tutti e spesso sono falsi. Quelli che fanno gli attentati non sono musulmani perché la parola ‘Islam’ significa pace. Queste persone cattive stanno solo creando odio per farci uccidere tra di noi e dobbiamo essere superiori e conoscerci a vicenda. Se rimaniamo nel pregiudizio non andremo mai avanti. Io sono venuta qui non per far del male ma per lavorare e per migliorare.”

“Io mi sento alessandrina, ho i bambini che sono nati qua e il paradosso è che per gli italiani sono stranieri, per i marocchini lo stesso”.
(Faracha)

Faracha sorride e spiega come si senta parte integrante della comunità alessandrina: “Io ormai sono alessandrina. Quando torno da Milano o Torino o anche quando rientro dal Marocco arrivo ad Alessandria e respiro. Casa mia è qua, mi piace la gente, la serenità, la pace e tutto è bello. Io ho i bambini che sono nati qua e il paradosso è che per gli italiani sono stranieri, per i marocchini lo stesso”.

La porta della casa di Faracha è aperta, anche e soprattutto per fare uscire i pregiudizi.

Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi
Festa del sacrificio
Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi
Festa del sacrificio
Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi
Faracha nella sua casa
Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi
L’inquilina albanese che festeggia con Faracha
Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi
La signora Maria, vicina di casa di Faracha
Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi
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Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi
Faracha durante la festa del sacrificio
Faracha e la porta aperta per far uscire i pregiudizi
Festa del sacrificio
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