Autore Redazione
mercoledì
6 Settembre 2017
01:03
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Cronaca - Casale Monferrato

Il gioiello “danzante” dimostra che il talento orafo è ancora vivo

L'azienda Giovanni Ferraris vincitrice del premio Haute Couture Awards di Las Vegas.
Il gioiello “danzante” dimostra che il talento orafo è ancora vivo

SAN SALVATORE MONFERRATO – Bisogna avere qualcosa in più e innovare per stare davanti a tutti gli altri. Facile dirlo, meno farlo davvero, ma in provincia questa capacità c’è ancora, nonostante tutto. L’azienda Giovanni Ferraris di San Salvatore Monferrato lo ha dimostrato con un prodotto innovativo e di grande fascino, vincitore del premio Haute Couture al Couture Design Awards a Las Vegas.

A incantare la giuria di esperti del settore e firme dell’editoria specializzata la sinuosa leggerezza degli orecchini realizzati in titanio. “Un materiale molto difficile da lavorare – ha spiegato Katia Olivucci, designer dell’azienda. Non si può saldare e se sbagli devi rifare tutto. Per ridurre al minimo gli errori abbiamo realizzato dei modelli in rame per capire l’effetto che gli orecchini avrebbero avuto  sul volto femminile. Tutto è stato fatto a mano perché diversamente avrebbe avuto un altro impatto, l’effetto sarebbe stato più rigido e spesso“. Gli orecchinidanzanti” hanno fatto la spola tra il banco e le orecchie delle modelle in un ballo infinito per affinarne la bellezza, ha spiegato ancora la designer. (Guarda il video dopo il banner)

Il risultato ha portato a un prodottoche non è solo di alta gioielleria, è un prodotto artistico, unico“. Anche perché in pochi sanno usare con questa maestria il titanio, ha spiegato Katia Olivucci. L’unicità d’altra parte è l’aspetto che rende aziende come quella di Giovanni Ferraris forti e resistenti sul mercato: “Noi puntiamo molto sulla creatività e sulla sperimentazionePer esempio abbiamo applicato ai gioielli un brevetto impiegato nel campo biomedico. Il risultato è stato un gioiello che memorizza la posizione iniziale e che risulta estremamente flessibile – spiega Giovanni Ferraris mostrando l’avvolgente raffinatezza di una spirale che avvolge le dita di chi la indossa”.

In questa maniera – ha aggiunto Katia Olivucci – dimostriamo la bravura degli artigiani italiani“. Un modo per resistere alla concorrenza di paesi arrembanti sul piano della produzioni, ma ancora incapaci di emulare una sapienza maturata nel corso di decenni “e soprattutto l’affiatamento e la passione di un team come il nostro composto da 18 persone del territorio, innamorate del loro lavoro“.

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