15 Settembre 2017
06:02
Vaccini: circa 4200 le famiglie inadempienti in provincia
PROVINCIA – In provincia di Alessandria sono 4270 le lettere di invito alla vaccinazione obbligatoria inviate dall’Asl alle famiglie di quei bambini dagli 0 ai 16 anni non in regola con gli obblighi. Solo ad Alessandria il numero si attesta intorno ai 2290. Secondo l’Azienda Sanitaria Locale si tratta di numeri nella media rispetto al trend piemontese e italiano, in attesa di un riscontro più preciso. Dal 5 settembre gli ambulatori della nostra provincia hanno cominciato ad accogliere le famiglie intenzionate a completare il ciclo vaccinale primario.
In provincia di Alessandria serviranno circa sei mesi per completare la messa in regola di tutte le famiglie. Nel frattempo “i bimbi vaccinati possono ovviamente stare tranquilli” ha sottolineato Vittorio Demicheli, epidemiologo della Direzione Regionale Sanità del Piemonte “per gli altri ricordo l’esistenza della norma legata al fatto che, se un bambino non ha completato tutte le vaccinazioni obbligatorie deve essere inserito in una classe dove tutti i suoi compagni sono in regola. Compito delle scuole è segnalare i casi di sezioni con più di due soggetti ancora inadempienti.”
“Nella nostra regione stimiamo che siano circa 60 mila le famiglie per il momento inadempienti” ha aggiunto il dottor Demicheli “sono previste quindi oltre 200 mila sedute vaccinali. Entro la fine dell’anno sapremo con più precisione quante famiglie hanno intenzione di rimettersi in pari.”
Negli ultimi tempi, ha ricordato l’epidemiologo della Direzione Regionale Sanità del Piemonte, sono state circa 1400 le famiglie piemontesi decise ogni anno a non vaccinare i propri figli, di queste circa 900 ogni 12 mesi hanno firmato il rifiuto.
“Nella nostra regione da tanti anni si attua una procedura informativa approfondita, ci sono un centinaio di persone formate al counceling sistemico” ha concluso Demicheli “E’ importante dare una risposta alle paure dei genitori: la principale riguarda gli effetti collaterali. Il sistema di sorveglianza di eventi avversi da vaccino ha evidenziato in Piemonte qualche centinaio di reazioni avverse, ma si tratta di semplici febbre o pianti. L’anno scorso erano appena 16 i casi dove un bimbo ha mostrato reazioni di una certa rilevanza. Un’altra perplessità è legata alla composizione dei vaccini. Oggi, però il componente che stimola la risposta immunitaria, l’antigene, è presente in quantitativi modestissimi visto che il vaccino viene creato attraverso sofisticate tecniche di ingegneria genetica.”