La Nocciola di Lu protagonista all’Università di Pollenzo

LU MONFERRATO – La nocciola di Lu sabato 16 settembre sarà protagonista all’Università di Pollenzo con il documentario “Corilu: Amicizia e Innovazione”. Il video sarà proiettato durante la conferenza “Narrazioni di cibo e impresa” al via dalle 16.

Nella prestigiosa cornice del festival internazionale braidese di Cheese, verrà proiettata la storia dell’azienda luese “Corilu” attraverso la voce dei suoi protagonisti e del presidente Ferdinando Trisoglio.

Un’occasione unica per raccontare un pezzo di storia della provincia alessandrina che negli ultimi anni sta scoprendo il settore primario dell’agricoltura, accantonando la produzione industriale di massa degli anni ’80. L’azienda gode di oltre un ventennio di attività pionieristica nel campo della corilicultura, che ha fatto del territorio luese e monferrino un centro rinomato a livello regionale per la coltura del prezioso frutto.

Corilu, nata come cooperativa agricola, ha poi sviluppato la produzione della crema spalmabile aprendosi al commercio territoriale e internazionale. Una realtà che ha attirato l’attenzione di eccellenze locali, come Soban di Valenza, che ha scelto la nocciola di Corilu per produrre il gelato.

Il documentario di 7 minuti è stato realizzato da alcuni studenti del Corso Magistrale in Gestione del Patrimonio Gastronomico e Turistico dell’Università di Pollenzo, occupati nel progetto sulle storie delle aziende. Il video è l’esito del lavoro sul campo condotto da Micol Arru, Alessandra Beltramo, Leonardo Grasso, Giada Menabò e Daria Pittalis, sotto la supervisione scientifica e tecnica di Michele F. Fontefrancesco e Luca Ghiardo, ricercatori della facoltà di Pollenzo.

“Un percorso che ha portato la nocciola dalle colline di Langa e Alto Monferrato a radicarsi nelle terre del Basso Monferrato, dando nuovo impulso all’agricoltura – ha spiegato Michele Fontefrancesco ricercatore e Docente – La narrazione dell’azienda luese diventa un tassello importante per ricostruire questa moderna epopea che guarda al futuro dando nuovo slancio e nuova identità a tutto l’alessandrino”.