Aspirata una parte di acqua sporca al laghetto del quartiere Cristo

ALESSANDRIA – Era il primo passo da compiere. Martedì mattina sono iniziati i lavori di pulizia del laghetto al villaggio fotovoltaico di Alessandria. Circa metà dell’acqua sporca presente nell’invaso è stata aspirata, un’operazione di carattere emergenziale, effettuato dai tecnici del Comune di Alessandria, insieme al Gruppo Comunale dei Volontari della Protezione Civile e all’associazione tutela animali della Protezione Civile.

“Diamo un minimo di ossigenazione con acqua limpida” ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini “Questa operazione non ha richiesto grossi esborsi. Saranno poi analizzate le condizioni del fondo, per valutare se procedere o no alla pulizia. Diamo merito a chi, nel 2005, creò questo laghetto ma negli anni occorre dedicare attenzione e risorse. In questo momento dobbiamo ringraziare le associazioni di volontari, visto che da sole le istituzioni non sopperiscono a tutti i bisogni e alle esigenze della comunità. Anzi, la mia intenzione sarebbe dare in “adozione” alle associazioni stesse questa area. Per ora non me la sento di annunciare altro, anche se ci sarebbe anche da ripristinare la pavimentazione attorno.”

Al momento un intervento definitivo per la sostituzione delle pompe idrauliche mal funzionanti, la causa della colorazione marrone delle acque, non è stato calendarizzato.

Dal laghetto sono però state tolte le quindici tartarughe, destinate ai bioparchi in Lombardia o Veneto: “L’intenzione di questa amministrazione è rinaturalizzare l’aree verdi della città e il laghetto è una di queste” ha sottolineato il consigliere comunale della Lega Nord Gianni Ravazzi “l’obiettivo è introdurre delle piante che aiutino la ripulitura naturale, togliere le tartarughe è una operazione che va proprio in questa direzione perché questi animali si sarebbero cibati delle piante in crescita, sradicandole.”

“Faccio un appello a tutti i cittadini” ha concluso Barosini “a elevare lo spirito civico. Tutti dobbiamo essere più rispettosi della cosa pubblica perché appartiene a noi.”