27 Settembre 2017
05:00
Dopo la partenza “a intermittenza” Marengò illumina la rotonda a Spinetta
ALESSANDRIA – Partenza ‘a intermittenza’ per il luminoso Napoleone in sella al suo cavallo Marengò. Martedì sera un intoppo tecnico non ha permesso di godere dell’accensione dell’opera realizzata dall’artista Marco Lodola per abbellire la rotonda a pochi metri dal Marengo Museum di Spinetta. L’installazione si è fatta desiderare, concedendo inizialmente solo pochi istanti della sua colorata luminosità. “Il collegamento elettrico arriva dal cimitero e forse non è di buon auspicio” ha scherzato Lodola per rompere l’imbarazzo. Marengò, un po’ beffardo, si è poi stabilmente illuminato appena la platea di Autorità si è allontanata dalla rotonda.
Almeno il primo cittadino di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco e il suo vice Davide Buzzi Langhi martedì sono comunque riusciti ad ammirare da vicino l’opera in tutta la sua luminosità. Sindaco e vice sindaco si sono anche concessi una foto ricordo con i volontari della Protezione Civile che, insieme alla Polizia Municipale, avevano il compito di regolare il traffico durante la cerimonia di accensione del “secondo messaggio di benvenuto in stile futurista” della Città di Alessandria.
Marengò è infatti “fratello” del Cappellaio Magico che da metà luglio illumina la rotonda in Corso Teresio Borsalino, ai piedi del cavalcavia di Viale Brigata Ravenna. Se la prima opera di Marco Lodola rendeva omaggio alla Borsalino, la seconda installazione luminosa, anche questa interamente finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, reinterpreta il celebre quadro “Napoleone che attraversa le Alpi” di Jacques-Louis David. Lo stile, ovviamente, è quello di Lodola che, con il suo caratteristico rimando alle insegne pubblicitarie, ha voluto rendere omaggio al longevo cavallo bianco di Napoleone. La storia di Marengò, infatti, ha affascinato l’artista. Vissuto ben 38 anni, ha ricordato Lodola, il purosangue ha accompagnato il generale francese in tutte le sue battaglie. Ferito 8 volte, deportato e poi sconfitto insieme a Napoleone, Marengò alla fine è stato privato anche di uno zoccolo diventato, come voleva la tradizione dell’epoca, un posacenere del sovrano uscito vittorioso dallo scontro contro l’imperatore francese.
Nell’opera di Lodola, però, c’è anche un ricordo ai tanti caduti nelle battaglie con e contro Napoleone, a partire ovviamente dai soldati morti il 14 giugno 1800, a pochi metri dalla rotonda dove ora brilla l’opera di Lodola. Un’installazione luminosa che, come ogni opera d’arte, “divide”. Martedì sera sulla pagina Facebook di Radio Gold si sono accumulati i commenti di chi non ha gradito l’opera e “l’omaggio a un francese venuto a conquistare gli alessandrini” ma anche i giudizi positivi sul nuovo luminoso messaggio di benvenuto di Alessandria. E siccome non c’è due senza tre, c’è anche chi propone una terza installazione dedicata a un personaggio e a un animale simbolo della città capoluogo: Gagliaudo e la sua vacca.