18 Ottobre 2017
06:04
Confindustria: trimestrale positiva ma Mossi & Ghisolfi preoccupa
PROVINCIA – Una fine di 2017 all’insegna dell’ottimismo secondo Confindustria Alessandria. In base ai dati dell’ultima indagine congiunturale trimestrale, infatti, tutti gli indicatori sono positivi, rispetto a quelli dello stesso trimestre del 2016, allora tutti negativi: occupazione, produzione, totale ordini, ordini export e redditività. Stupisce in positivo il dato sulla produzione, +24 rispetto al -2 dello stesso periodo dello scorso anno. Molto bene anche l’occupazione, al +9. Si riduce il ricorso alla cassa integrazione, al 3% delle imprese rispetto al 10%, mentre il 75% delle 123 imprese contattate dall’Ufficio Studi Confindustria è ancora propenso a investire.
Nel dettaglio dei vari settori, poi, l’alimentare la fa inevitabilmente da padrone, visto che a fine anno è un periodo storicamente favorevole, con +33 nella produzione, +20 nell’occupazione. Segnali diversi, invece, arrivano dai settori della Gomma Plastica e della Chimica, con un -12 nell’occupazione del settore chimico.
Proprio in questo settore, però, il presidente di Confindustria della provincia Luigi Buzzi ha espresso tutta la sua preoccupazione per la delicata situazione di Mossi & Ghisolfi: “Abbiamo appreso con dispiacere quanto successo, sappiamo che l’azienda sta chiedendo la possibilità di poter disporre degli ammortizzatori sociali. Stiamo seguendo gli ultimi sviluppi con preoccupazione. Certo, è una azienda che sta andando male ma a fronte di tante altre che invece sono oltre le previsioni.”
A questo proposito il direttore di Confindustria Renzo Gatti non fa nomi ma sottolinea che due grandi aziende del territorio hanno chiesto di implementare l’area ricerche e sviluppi e l’area del sedime.
“Non è tutto negativo” ha aggiunto Giuseppe Monighini, dell’Ufficio Studi Confindustria “basti pensare al recente insediamento di Bulgari a Valenza. Difficile immaginare un’azienda che, nel mondo attuale, resta ferma al passato, anche rispetto alle forme contrattuali adottate.”
Infine le indagini su siti aziendali e uso dei social newtwork hanno certificato che solo il 5.7% delle aziende utilizza il proprio portale per la vendita e-commerce, quindi da questo punto di vista c’è un ampio margine di crescita. Il 55.3% aggiorna il sito saltuariamente mentre Facebook è il social più usato, interessante il dato su Linkedin, al 15.4%.