Autore Redazione
lunedì
30 Ottobre 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

Appello a cittadini e imprese per “adottare” i parchi di Alessandria

Poca attenzione e cura per nelle aree verdi intorno al Ponte Meier di Alessandria. E l'assessore ai lavori pubblici Giovanni Barosini chiede aiuto a cittadini e imprenditori per tenere al riparo giardini e parchi da inciviltà e incuria
Appello a cittadini e imprese per “adottare” i parchi di Alessandria

ALESSANDRIA – C’è chi passeggia per godersi il sole autunnale, chi porta a spasso il cane e chi usa i percorsi attorno al Ponte Meier per l’allenamento quotidiano. Anche in un pomeriggio infrasettimanale si incontrano diversi alessandrini camminando lungo il Parco Tanaro e la passeggiata Sisto fino al parco Lella Lombardi, dietro al Palazzetto dello Sport di Alessandria. Non tutto il percorso per runners, pedoni e ciclisti, però, è all’altezza del maestoso e candido ponte che ormai da un anno ha riunito le sponde del fiume Tanaro. Anche se ripulita e sistemata rispetto al passato, la passeggiata che collega il Meier al ponte Tiziano purtroppo mostra ancora più di un segno di inciviltà e incuria. La vera “desolazione”, però, si vede arrivando a metà della Passeggiata Sisto. Basta passare attraverso recinzioni divelte, e scavalcare cumuli di rifiuti e bottiglie di plastica, per ritrovarsi in un campetto da calcio che pare da tempo orfano di sfide all’ultimo gol. Circondato da vegetazione incolta e da altri rifiuti, il parco “Lella Lombardi” sembra abbandonato a se stesso.

Nell’area verde “gira brutta gente” ha raccontato un alessandrino che davanti a quel parco passa “solo di giorno” e se “scortato” dal suo cane. “Non è un parco dove porterei mio figlio a giocare” ha aggiunto prima di proseguire la sua passeggiata. Decisamente più “a misura di bambino” il Parco Tanaro dall’altra parte del Meier. L’area, riqualificata con i finanziamenti del Pisu, il Piano integrato di sviluppo urbano, è diventa un piacevole luogo d’incontro per un gruppo di signore e per i loro amici a quattro zampe. Anche qui, però, i problemi non mancano. Non tutti i giorni il parco è “così pulito”, hanno raccontato le signore. Gli addetti di Amag Ambiente, se indirizzati, tolgono sacchetti e immondizia abbandonati a terra ma i passaggi non sono così frequenti. Troppe, poi, le foglie secche.Bisogna toglierle” ha esortato una cittadina. L’inciviltà di alcuni proprietari di animali, poi, lascia traccia anche al Parco Tanaro. Lo stesso gruppo di signore ha così deciso di impugnare palette e sacchetti di plastica per fare quello che altri padroni di cani, ben più maleducati, “dimenticano” di fare. Il gruppo di donne “si arrangia” perché quell’area verde è l’unica che hanno a disposizione a pochi passi da casa. Da questa estate, hanno raccontato, non hanno però neppure una fontanella dove far bere i cani. L’inciviltà di qualcuno, e il ritardo nella manutenzione, stanno lasciando “a secco” il Parco Tanaro. Forse con un violento calcio, qualcuno ha spaccato una delle tre fontanelle e per bloccare la copiosa perdita gli addetti alla manutenzione questa estate hanno dovuto chiudere l’acqua. “Per carità, hanno fatto bene perché non si deve sprecare l’acqua con la siccità che c’è. Chiudendo la tubatura, però, da allora non scorre più una goccia neppure dalle altre due fontanelle” hanno sottolineato in coro le signore, esortando un intervento. Il problema delle fontanelle a “secco” al Parco Tanaro e l’incuria al Parco “Lella Lombardi” sono noti anche all’amministrazione, ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Barosini. La Giunta, ha spiegato, non può risolvere “tutti i problemi in tre mesi” ma sta lavorando anche per “rimettere in moto la macchina organizzativa” delle aziende partecipate. Più complicato, e sicuramente non in capo a un’amministrazione comunale, è riuscire “a elevare lo spirito civico” anche per fermate atti di vandalismo “che purtroppo si sono moltiplicati”. “Serve più rispetto per la cosa pubblica” ha ricordato l’assessore Barosini che ha invitato cittadini, associazioni e imprese “ad adottare” un’area verde della città. “Io tengo già il fiato sul collo di aziende e cooperative per garantire un’adeguata manutenzione della città. Le amministrazioni pubbliche, però, da sole non ce la fanno. Per questo chiediamo l’aiuto dei cittadini per tenere puliti e ordinati parchi, aiuole e ogni area verde di Alessandria”.

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