Autore Redazione
venerdì
3 Novembre 2017
05:49
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Cronaca - Alessandria

“Parto comunque”: un alessandrino alla Maratona di NY dopo l’attentato

Tra i più di 3 mila italiani che domenica correranno nella Grande Mela ci sarà anche Fulvio. "Spero in controlli più stringenti ma anche dopo quello che è successo il 31 ottobre non ho avuto ripensamenti."
“Parto comunque”: un alessandrino alla Maratona di NY dopo l’attentato

NEW YORK – Quella di domenica sarà la maratona di New York più controllata di sempre. La Polizia della Grande Mela ha infatti annunciato misure più rigide e un ingente dispiegamento di forze dell’ordine dopo l’attentato alla pista ciclabile di Manhattan dello scorso 31 ottobre. Tra i più di 3 mila podisti che arriveranno negli USA dall’Italia c’è anche l’alessandrino Fulvio Mettica, deciso a partire comunque nonostante gli ultimi tragici eventi.

“Io per primo spero in controlli più stringenti” ha raccontato Fulvio ai microfoni di Radio Gold “ma anche dopo quanto successo non ho avuto alcun dubbio. Certo, dispiace dare un po’ di preoccupazione ai miei familiari. Ieri mattina all’aeroporto ho visto tanti podisti pronti a partire e non trasparivano particolari preoccupazioni. Vedremo come reagirà la città, forse è la stessa mentalità americana che porta a voltare subito pagina, attraverso questo grande evento.”

È da circa un anno che il 52enne appassionato di corsa sta preparando il suo ritorno alla competizione più famosa del mondo, dal Ponte di Verrazzano al Central Park.

“Quando ho compiuto 50 anni ho deciso di regalarmi questa esperienza” ha raccontato Fulvio a Radio Gold “il mio obiettivo era arrivare in fondo. Ho tagliato il traguardo in 5 ore e 40 minuti. Ora voglio restare sotto le 5 ore. Non sarà facile ma ci provo. Conoscevo già New York per lavoro ma l’impatto è stato devastante nel senso più positivo del termine. Anche quest’anno poi parteciperò alla sfilata delle nazioni sul traguardo, come una sorta cerimonia di apertura alle Olimpiadi. Si è rivelata un’esperienza bellissima, da pelle d’oca, al di la di ogni più rosea aspettativa. Per questo voglio tornarci.”

Nel ricordare quanto avvenuto due anni l’auspicio del runner alessandrino è anche domenica si respiri la stessa atmosfera, nonostante la tragedia del 31 ottobre: “Consigliavano di scrivere il nome sul pettorale così la gente incitata chiamandomi per nome. Ho sentito tantissimi “Go Fulvio!”. E poi come dimenticare la suggestiva cornice intorno all’evento. I gruppi musicali che suonano a bordo strada, il cibo. Sorrido ancora quando ricordo quel cartello esposto nel 2015: “Se Trump può correre per le presidenziali, tu puoi vincere la maratona!”

Sportivo da sempre, dopo calcio e tennis Fulvio si è innamorato dell’atletica: “Mi sto preparando da un anno, lo faccio attraverso un’applicazione sul cellulare così da impostare una vera e propria tabella di allenamento. Corro tre volte a settimana, di solito al Quartiere Europa o lungo il fiume Bormida. Qualche volta mi capita di incrociare anche Valeria Straneo. Per me correre ha un effetto rilassante, dopo una giornata di lavoro. Ho tempo per pensare a tante cose, per stare con me stesso.”

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