Autore Redazione
venerdì
22 Dicembre 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

L’emergenza freddo nell’ostello maschile della Caritas

Durante il picco dell'emergenza freddo, atteso proprio in questi giorni, circa 50 uomini trascorrono la notte nella struttura della Caritas in via Mazzini
L’emergenza freddo nell’ostello maschile della Caritas

ALESSANDRIA – Più le temperature scendono e più volte suona il citofono dell’ostello maschile della Caritas ad Alessandria. Come nella struttura riservata alle donne in Spalto Marengo, anche i letti in via Mazzini si riempiranno durante il picco dell’emergenza freddo, atteso proprio in questi giorni. Le 9 camere doppie e la quadrupla lungo i corridoi dell’ostello non sono sufficienti a garantire a tutti un riparo. D’inverno la sala relax diventa così “il camerone”. Le poltrone e le sedie dove gli ospiti guardano la televisione vengono tolte per fare spazio ad altri letti. Già una settimana fa molti posti nel “camerone” erano occupati e saranno tutti pieni entro la fine dell’anno. Proprio ora cominciano le settimane più dure per chi non ha una casa.

All’ostello maschile in via Mazzini ci sono uomini di età diversa, in media dai 25 ai 60 anni, italiani e stranieri, tutti ugualmente senza un posto dove andare.  Stefano da 14 anni apre la porta della struttura della Caritas a chi cerca un riparo per la notte e quest’anno, ha raccontato, ha visto tanti “volti nuovi. Tramite il passaparola, chi non ha un altro posto dove andare spesso raggiunge Alessandria per stare al caldo almeno durante la notte. Due anni fa l’ha fatto anche Aurelio, che affronterà la sua seconda emergenza freddo nella struttura in via Mazzini. Originario del Veneto, per qualche tempo era stato da alcuni amici a Serravalle. Chi è in difficoltà, ha spiegato non vuole però pesare sulle spalle degli altri” o sentirsi “come un pacco”. Aurelio vuole farcela con le sue forze e grazie alla Caritas ha un posto dove dormire durante le fredde notti d’inverno mentre tenta di ricostruirsi una vita. Sta cercando di ripartire anche Piergiorgio. Una volta aveva una casa, un lavoro e “stava bene“. Poi ha perso tutto. Per alcune notti il suo letto è stato anche una fredda panchina ma per fortuna negli ultimi tre anni ha trovato ospitalità nella struttura della Caritas. Piergiorgio da qualche mese lavora come apprendista giardiniere. Per ora non può ancora permettersi un affitto ma ogni sera, alle 20, sa di poter bussare alla porta dell’ostello maschile. “Per me è diventata quasi una casa. In città non ci sono luoghi dove trascorrere  le giornate e quando alle 17 finisco di lavorare devo stare in giro perché non sono dove altro andare. Alle 20, però, so di poter venire qui e stare finalmente  al caldo”.

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