25 Gennaio 2018
05:00
Il Disit si collega in diretta con gli scienziati italiani in Antartide
ALESSANDRIA – È il quarto continente più vasto della Terra e l’unico riservato interamente alla scienza. In Antartide ogni giorno gli scienziati sfidano forti raffiche di vento e temperature spesso vicine a -50°. Tra le tute rosse impegnate nell’attività di ricerca tra i ghiacci ci sono anche gli scienziati della base “Mario Zucchelli”. I ricercatori della missione italiana in Antartide questo giovedì 25 gennaio illustreranno alcuni dei loro progetti di ricerca a docenti e studenti del Disit di Alessandria e a tutti gli appassionati.
Il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale, in viale Teresa Michel 11, dalle 9 del mattino si collegherà via skype proprio con la base a Baia Terra Nova, operativa durante i mesi primaverili ed estivi dell’emisfero australe (da ottobre a febbraio). Durante il collegamento, della durata di un’ora circa, il personale della “Mario Zucchelli” risponderà anche a domande sulle attività scientifiche portate avanti anche nella stazione Italo – Francese “Dome Concordia”, aperta tutto l’anno e a circa 1200 da Baia Terra Nova.
Il collegamento, promosso dalla professoressa del Disit Maria Angela Masini, permetterà di scoprire meglio un continente lontano e con un clima inospitale ma certamente uno dei motori del sistema climatico del nostro pianeta. Tutti i campi scientifici, dall’ecologia alla medicina, dall’astronomia alla farmacologia, traggono vantaggi delle scoperte effettuate in questo eccezionale laboratorio naturale ricoperto dal ghiaccio. Quest’anno, tra le numerose attività di ricerca, gli scienziati stanno studiando nuovi batteri antartici, fonte di innovative molecole che verranno testate in vitro e utilizzate come coadiuvanti per l’attivazione del sistema immunitario umano. Sta proseguendo lo studio delle profondità della calotta antartica per determinare il sito ideale di perforazione nel tentativo di risalire alla composizione dell’atmosfera terrestre un milione e mezzo di anni fa. Ci sono, poi, gli studi che riguardano le specie dell’ecosistema marino antartico e quelli sulle meteoriti ritrovati in Antartide. Nella stazione Concordia sono previsti osservatori, studi e ricerche nei settori della glaciologia, chimica e fisica dell’atmosfera, astrofisica, astronomia, geofisica e biomedicina.