Autore Redazione
mercoledì
31 Gennaio 2018
19:11
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Cronaca - Alessandria

Tentato omicidio a Noli: un arresto ad Alessandria dopo cinque mesi

In base all’analisi dei suoi legami familiari, i Carabinieri sono riusciti a risalire al presunto responsabile della brutale aggressione avvenuta lo scorso 8 agosto nella città ligure. Subito dopo il 54enne era fuggito in Albania per poi fare ritorno in Italia.
Tentato omicidio a Noli: un arresto ad Alessandria dopo cinque mesi

ALESSANDRIA – È stato rintracciato e catturato ad Alessandria uno dei presunti responsabili della brutale aggressione avvenuta a Noli, in provincia di Savona, lo scorso 8 agosto. Sarebbe stato il 54enne albanese (F.L.) a picchiare e ad accoltellare alla schiena un connazionale, lasciato poi a terra sanguinante, in un parcheggio di via Poggio della città ligure.

Le indagini sono state avviate dai Carabinieri della Compagnia e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Savona. Grazie all’analisi dei suoi legami familiari gli investigatori sono riusciti a identificarlo e a seguire i suoi movimenti. Poco dopo il fatto, l’uomo era fuggito in Albania ma nei giorni scorsi è stato notato nel territorio alessandrino. Coinvolti nell’indagine, i Carabinieri di Alessandria hanno subito avviato insieme ai colleghi di Savona una serie di appostamenti e pedinamenti.

Alla fine l’aggressore è stato fermato vicino a un bar, dove era stato visto insieme a un suo connazionale poi risultato estraneo ai fatti. L’intervento dei militari non gli ha lasciato vie di fuga. Condotto al Comando Provinciale, all’uomo è stato notificato il decreto di fermo emesso dal P.M. di Savona ed al termine delle formalità di rito, è stato condotto in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere di tentato omicidio.

I Carabinieri hanno ritenuto che il motivo dell’aggressione sia da cercare nell’ambito dello spaccio di stupefacenti avvenuto nella riviera ligure di ponente da parte di diversi malviventi di origini albanesi. La stessa vittima, reticente nel fornire informazioni ai militari, era stata tratta in arresto alcuni mesi prima per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti insieme alla moglie e ad un altro suo connazionale.

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