Autore Redazione
venerdì
2 Febbraio 2018
14:29
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Cronaca - Alessandria

All’Infantile nuovo ambulatorio di chirurgia della mano

Nell'ambulatorio del Cesare Arrigo medici e infermieri si prenderanno cura dei bambini che hanno subito traumi alla mano o affetti da malformazioni
All’Infantile nuovo ambulatorio di chirurgia della mano

ALESSANDRIA – È dedicato alla chirurgia della mano e alla microchirurgia ricostruttiva dei nervi periferici dei più piccoli il nuovo ambulatorio attivato all’Ospedale Infantile di Alessandria nell’ambito della Struttura di Ortopedia Pediatrica diretta dal dottor Carlo Origo.

L’incidenza delle malformazioni della mano e dell’arto superiore in Italia è di 2,5 nuovi casi all’anno su 10.000 nati. Tra il totale nazionale, il 4% dei nuovi casi viene registrato proprio in Piemonte.  Queste patologie interessano soprattutto i maschi e, in particolare, l’arto destro. Per trattarle  è necessario un approccio multidisciplinare che vede la stretta collaborazione di varie figure: il chirurgo della mano, il radiologo, il fisiatra, il fisioterapia e lo psicologo clinico. Tutto è finalizzato a inquadrare al meglio il piccolo paziente e a prendere in carico la famiglia, per fornire le informazioni sul trattamento e sulla scelta della tempistica oltre al supporto per la gestione della “malformazione”, che spesso crea disagi e difficoltà, nei genitori e nei parenti.

Il trattamento è differente a seconda del tipo di malformazione e prevede tecniche chirurgiche di correzione sia dello scheletro che delle parti molli (cute, capsule, tendini, muscoli) spesso con ausilio di tecniche microchirurgiche e di mezzi di ingrandimento ottici (occhialini ingranditori o microscopio).

Per quanto riguarda i traumi, si tratta di incidenti frequenti in tutte le fasce di età ma con delle caratteristiche differenti tra il bambino piccolo, al di sotto dei sei anni, e quelli di età maggiore: al di sotto dei sei anni sono molto frequenti i traumi accidentali in ambiente domestico, prevalentemente da schiacciamento o da taglio, che possono produrre lesioni di entità variabile ma che raramente danno esiti permanenti. In questa fascia di età si assiste anche ad un numero minore di fratture.

La mano o l’arto superiore nella sua interezza possono essere coinvolti anche qualora si presenti una patologia neurologica di tipo centrale (esiti di sofferenze cerebrali alla nascita) o di tipo periferico (paralisi ostetriche del plesso brachiale o lesioni dei singoli tronchi nervosi periferici): anche in questo caso, è essenziale un approccio multidisciplinare che coinvolge il chirurgo della mano/microchirurgo, il neuropsichiatra infantile, il fisiatra ed il radiologo.

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