6 Febbraio 2018
05:47
Export: in provincia di Alessandria crescita in doppia cifra
PROVINCIA – L’export si è confermato uno dei traini principali dell’economia in Piemonte e in provincia di Alessandria, in particolare nelle Micro e Piccole Imprese (alimentare, tessile, abbigliamento, calzature, legno, mobili, prodotti in metallo, gioielleria e altre manifatture). Lo ha rilevato un’indagine di Confartigianato. Negli ultimi dodici mesi l’export è salito fino a 122.012 milioni di euro, con una incidenza sul PIL del 7,2%, il massimo storico degli ultimi venti anni; tocca il massimo anche il saldo degli scambi commerciali dei settori di MPI, positivo per 38.948 milioni di euro.
Il nostro territorio in particolare è stato il migliore nella classifica delle province del Piemonte, tutte in crescita, con il +29,3% sulle vendite fuori Italia, una percentuale influenzata dal +37,0% di gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, pietre preziose lavorate. Al secondo posto c’è Cuneo, col +11.4%, trainato dal +16,5% dell’alimentare. Sul gradino più basso del podio c’è Biella col +7.8%. Seguono Asti (+4,9%), VCO (+3,8%), Torino +3,5% e infine Novara (-0,6%).
Il grado di esposizione, dato dal rapporto tra le esportazioni nei settori di Micro e Piccole Imprese e il valore aggiunto territoriale, mostra il valore più elevato in Veneto con il 19,16%, più che doppio rispetto alla media dell’8,41%; seguono Toscana con il 15,38%, Marche con il 12,31%, Emilia Romagna con il 11,64%, Friuli-Venezia Giulia con l’11,25%, Piemonte con il 9,97% e Lombardia con il 9,85%.
“I dati dell’export in Piemonte nei primi nove mesi del 2017 – sottolinea Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – sono molto lusinghieri, infatti registriamo una crescita a doppia cifra per il Piemonte (+10,3%) e a livello provinciale i dati sono decisamente buoni per Alessandria (+29,3%) e Cuneo (+11,4%) che guidano la classifica provinciale e confermano che le nostre imprese sanno conquistare i mercati esteri con l’alta qualità di prodotti made in Italy che nascono in larga parte nell’artigianato e nelle piccole aziende che, anche grazie alle nuove tecnologie, riescono a superare limiti e vincoli, diventano sempre più globali. Per questo occorre valorizzare questa risorsa e offrire ai piccoli imprenditori gli strumenti per fare rete affinché possano continuare a portare nel mondo l’eccellenza della manifattura italiana e piemontese”.
Nei primi nove mesi del 2017 l’export dei settori di MPI è salito del 5,1% e in dettaglio sale del 6,6% nei Paesi al di fuori dell’Unione europea a 28 e del 3,9% all’interno dell’Ue. In chiave settoriale è diffusa la crescita delle vendite all’estero: il settore a maggiore crescita è quello delle Altre manifatture in salita del 7,8% – spinto dal +12,2% della Gioielleria – seguito da Metalli con il 7,1%, Legno con il 5,8%, Alimentare e Pelle che crescono entrambi del 5,4%, Abbigliamento con il 3,8%, Mobili con il 2,9% e Tessile con l’1,0%.
L’esame delle tendenze sul territorio mette in luce che nei primi nove mesi del 2017 tra le maggiori regioni si osserva una crescita dell’export di MPI a doppia cifra in Piemonte (+10,3%, trainata dall’aumento del 28,9% delle Altre Manifatturiere), Friuli-Venezia Giulia (+10,0% trainata dal +20,6% dei Prodotti in metallo).
A certificare questo trend positivo anche la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Nel terzo trimestre 2017 l’export dei distretti del Piemonte ha continuato il suo percorso di crescita a ritmi sostenuti (+14,3% tendenziale) segnando un’evoluzione nettamente migliore rispetto sia al manifatturiero piemontese (+4,8% tendenziale), che alla media dei distretti italiani (4,5% tendenziale). Le esportazioni sono aumentate di 275 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2016, passando da 1.927 a 2.202 milioni di euro.
Il 2017 si è caratterizzato per esportazioni in forte crescita sia nei nuovi mercati, che nei mercati maturi.
Buone le previsioni per il 2018: le condizioni di domanda estera paiono potersi mantenere positive e ciò consentirà ai distretti piemontesi di proseguire il proprio percorso di crescita, grazie alla competitività che li contraddistingue.
“Anche nel terzo trimestre del 2017 l’export dei distretti piemontesi ha continuato a correre – commenta Cristina Balbo, Direttore regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo – Nei primi nove mesi dell’anno, dieci distretti su undici sono in crescita; in termini di valore, il Piemonte si colloca al secondo posto tra le regioni distrettuali italiane per aumento delle esportazioni. Oltre alla conferma degli eccellenti risultati del distretto orafo di Valenza, spicca per intensità di crescita della domanda estera il comparto dell’agroalimentare e della meccanica. In questo scenario, nel 2017 Intesa Sanpaolo ha intermediato regolamenti con l’estero per circa 12 miliardi di euro, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente, mettendo a disposizione delle imprese che puntano sull’internazionalizzazione la propria ampia rete di specialisti. Inoltre, grazie al Programma Filiere attivato nel giugno 2015, la nostra Banca ha sviluppato un nuovo modello di collaborazione con oltre 50 aziende leader di filiere produttive, con il coinvolgimento di circa 800 fornitori che hanno l’opportunità di valorizzare la propria appartenenza alla filiera, anche in termini di maggiore facilità di accesso al credito.”