Autore Redazione
giovedì
8 Febbraio 2018
05:00
Condividi
Cronaca - Alessandria

Premio Marchiaro: anche l’Ordine dei giornalisti stanzia 1000 euro

Il premio si aggiunge ai due previsti dal bando per giornalisti “under 40” e “over 40” della Fondazione Solidal onlus
Premio Marchiaro: anche l’Ordine dei giornalisti stanzia 1000 euro

ALESSANDRIA La quinta edizione del “Premio Giornalistico Franco Marchiaro” nasce sotto i migliori auspici. L’Ordine Nazionale dei Giornalisti ha, infatti, deciso di istituire un premio in denaro del valore di 1.000 euro da affiancare ai due premi, di pari importo, stanziati dalla Fondazione Solidal onlus  in virtù del lascito ricevuto da Antonio Maconi e vincolato all’istituzione di un Premio dedicato al decano dei giornalisti alessandrini. Anche quest’anno, inoltre, l’Ordine dei Giornalisti ha stabilito di concedere il patrocinio al Premio.

Siamo molto soddisfatti della decisione assunta dal Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti – sottolinea Pier Angelo Taverna, presidente della Fondazione Solidal – Si tratta di un riconoscimento importante per tutti gli operatori dell’informazione che, ogni giorno, lavorano per raccontare il nostro territorio e presentarne le peculiarietà turistiche, storiche, paesaggistiche, ambientali ed enogastronomiche. Una testimonianza di stima nei confronti del compianto amico Franco Marchiaro che ha sempre descritto questa terra con professionalità e passione. Un apprezzamento ancora più gradito in quanto giunge nell’anno in cui Alessandria celebra l’850° anniversario di fondazione e il ruolo dei giornalisti diventa fondamentale per far conoscere al grande pubblico la nostra città e i suoi monumenti: dal museo napoleonico di Marengo alla settecentesca Cittadella, a Palatium Vetus, ampliando l’orizzonte sulle bellezze della provincia, dalle colline del Monferrato, patrimonio dell’Unesco, alle ville del Gavi, alle terme di Acqui. Ci auguriamo che il successo finora riscosso dal Premio consacri anche questa quinta edizioni facendo superare il record di partecipazioni registrato lo scorso anno. Un ringraziamento sincero a Luca Ubaldeschi e alla Giuria per l’impegnativo lavoro svolto e per quello che li attende”.

 Il Premio giornalistico, istituito nel 2014 dalla Fondazione Solidal Onlus, è riservato ai giornalisti iscritti all’Ordine Professionale che operano nella carta stampata, nella radio, nella televisione e nei new media che abbiano redatto un articolo o realizzato un servizio sulla valorizzazione del territorio provinciale di Alessandria, apparsi su testate internazionali, nazionali, regionali e locali.

A partire dalla terza edizione, il Premio è stato suddiviso in due sezioni, in base all’età anagrafica dei partecipanti, al fine di incentivare l’impegno delle nuove generazioni: una sezione “under 40” riservata a giovani giornalisti, iscritti all’Ordine Professionale, di età massima 40 anni alla data di scadenza del Bando e l’altra sezione “over 40” riservata a tutti gli altri giornalisti, purché iscritti all’Ordine Professionale.

Sarà la giuria, presieduta da Luca Ubaldeschi (vicedirettore del quotidiano La Stampa) e composta da Carlo Annovazzi (La Repubblica), Emma Camagna (La Stampa), Marco Caramagna (Ordine Nazionale Giornalisti), Roberto Gilardengo (Il Piccolo) a indicare i vincitori delle due sezioni “under 40” e “over 40” e ad assegnare anche il nuovo premio concesso dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti.

Possono partecipare alla quinta edizione del Premio “Marchiaro”, giornalisti che abbiano redatto articoli pubblicati nel periodo compreso tra il 1° aprile 2017 ed il 31 marzo 2018. Gli elaborati dovranno pervenire alla segreteria della Fondazione Solidal Onlus in Alessandria, piazza della Libertà 28, entro e non oltre il 30 maggio 2018.

I vincitori delle precedenti edizioni sono stati Gianni Riotta (La Stampa), Ketty Porceddu (Telecity 7Gold), Paolo Massobrio (La Stampa), Alberto Ballerino (Il Piccolo), Paolo Griseri (La Repubblica) e nella sezione “under40”: Stefania Cava (Alessandrianews), Giulio Legnaro (la Voce Alessandrina), Miriam Massone e Daniele Prato (La Stampa).

Condividi