19 Gennaio 2013
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Rinvio pagamento Tares: ‘solo mossa elettorale, ma il problema rimane’
La Cgil aveva chiesto il differimento del pagamento della prima rata della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Una richiesta avanzata per consentire al nuovo governo di determinarne l’entità in base a parametri più equi. Il differimento (a luglio ndr) è arrivato, ma non ha convinto tutti, come confermato dalla posizione di Rete Imprese Italia: “il rinvio appare come un compromesso dal sapore elettoralistico che sposta il problema senza risolverlo. L’emendamento, votato dal Senato, ha fatto slittare il pagamento della prima rata della nuova tassa sui rifiuti, ma mantiene l’entrata in vigore da gennaio”.
Secondo Rete Imprese Italia la decisione del Senato “ha poco senso e suona quasi come una beffa per i contribuenti che, tra i numerosi balzelli, dovranno comunque affrontare anche questa nuova tassa sui rifiuti e sui servizi comunali che dal primo gennaio sostituisce la Tarsu e le tariffe rifiuti Tia. E tutto fa pensare che si tratterà di una stangata visto che il Governo si aspetta dalla Tares maggiori entrate per i Comuni pari a 1 miliardo nel 2013 e 1 miliardo nel 2014, equivalenti a un incremento di 16 euro per abitante. Aumenti che vanno ad aggiungersi a quelli registrati negli ultimi 10 anni con la crescita del 57% delle tariffe rifiuti in Italia, quasi 23 punti in più rispetto all’Area euro”.