Autore Redazione
mercoledì
4 Aprile 2018
05:55
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Cronaca - Alessandria

Giorno e notte davanti al Comune per diventare italiani

Ieri quattro ragazzi argentini hanno aspettato davanti a Palazzo Rosso. L'ufficio preposto al riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza accoglie infatti solo quattro pratiche al mese. "Non vogliamo perdere il posto."
Giorno e notte davanti al Comune per diventare italiani

ALESSANDRIA – Il mate per scaldarsi, insieme al sogno di un futuro migliore. Arrivati in Italia da circa due mesi, quattro ragazzi argentini dai 24 ai 37 anni ieri hanno presidiato per 24 ore ininterrotte l’entrata di Palazzo Rosso con l’obiettivo di non perdere il posto. Alle 8 apre, infatti, apre l’ufficio preposto al riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza e ogni mese vengono accolte solo quattro pratiche. Chi arriva in ritardo deve aspettare altri 30 giorni e per questo Esteban, Carolina, Alejandro e Julio hanno preferito non rischiare. “A marzo sono arrivato quinto e non c’è stato nulla da fare” ha raccontato Esteban. Nemmeno il freddo della notte ha fatto desistere i quattro ragazzi, seduti su quattro sedie davanti ai cancelli: “Ci facciamo compagnia parlando del nostro futuro, diventare italiani è un passaggio obbligato per trovare lavoro. I nostri bisnonni sono arrivati in Argentina da diverse città italiane: Genova, Cosenza, Sorrento. Ora per una vita migliore abbiamo fatto il viaggio al contrario.”

A Esteban, Carolina, Alejandro e Julio le ambizioni non mancano. L’obiettivo è trovare un’occupazione che possa soddisfare le loro aspettative: Esteban è un consulente finanziario e anche ieri lavorava “in remoto” col suo portatile sulle ginocchia, Carolina ha studiato business administration, Julio è un commerciante mentre Alejandro ha lavorato in una compagnia petrolifera come ispettore.

La giornata di ieri è trascorsa tra un sorso di mate, misto a sorrisi e speranze, in compagnia di qualche loro connazionale venuto a incoraggiarli. “Vogliamo essere discreti” hanno raccontato “non vogliamo lamentarci. Il nostro non è un gesto eclatante ma solo una conseguenza: non vogliamo perdere il posto e essere poi costretti ad aspettare altre quattro settimane. Certo, quattro pratiche al mese inoltrate è obiettivamente troppo poco. E poi non sarebbe meglio trovare un modo di prenotare via internet, in una sorta di lista, così da sapere a che ora arrivare e non essere costretti ad aspettare fuori?

Da circa due anni l’ufficio che si occupa delle pratiche “iure sanguinis” è aperto solo il primo mercoledì del mese e solo per quattro pratiche” ha confermato a Radio Gold l’assessore ai Servizi Demografici Cinzia Lumieraun modus operandi adottato per migliorare il servizio e velocizzare il disbrigo delle pratiche. Per ogni situazione, infatti, ci sono infatti diversi documenti da analizzare, il processo è molto lungo e, se l’ufficio fosse aperto tutti i giorni, le pratiche si accumulerebbero senza essere chiuse positivamente, questo anche a causa della carenza di personale. Se è possibile modificare questo modo di procedere? Tutto può essere preso in considerazione ma occorre prima confrontarsi con gli uffici e valutare la migliore soluzione. Da due anni è stato deciso così e ogni mese tutte e quattro le pratiche vengono inoltrate. Ricordiamoci, poi, che una pratica può anche prevedere più richieste ed è per questo che serve tempo per verificare la regolarità di tutti gli incartamenti.”

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